Non si ferma la marcia del Napoli di Maurizio Sarri in campionato: la squadra partenopea vince, ancora una volta convincendo in lungo ed in largo, la prima gara del girone di ritorno, abbattendo nella ripresa la resistenza di un ostico Verona, ben messo in campo da Fabio Pecchia. Per un'ora gli scaligeri chiudono bene gli spazi nella propria trequarti, resistendo strenuamente fino al gol di Koulibaly, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ed al gol del raddoppio firmato da Callejon. Napoli straripante, che scaccia i fantasmi della sconfitta di Coppa Italia e centra la sedicesima vittoria stagionale in campionato, salendo momentaneamente a più quattro sulla Juve.
Solito schema per Sarri, che torna ai titolarissimi con Albiol in difesa, Allan e Jorginho in mediana ed il trio delle meraviglia di punta. Risponde Pecchia con due linee a quattro molto strette, con Fares e Verde a centrocampo, Bessa alle spalle di Kean.
Azzurri arrembanti fin da subito, vogliosi di riscattare la sconfitta contro l'Atalanta. Verona alle corde dai primi minuti di gara, con Kean e Bessa che di rado riescono ad allungare la squadra ed alleviare la pressione dei partenopei. I tenori di casa entrano invece immediatamente in partita e collezionano, grazie anche alle scorribande di Allan, occasioni su occasioni: Insigne impegna Nicolas in uscita ed in presa, Callejon non trova Hamsik a centro area, Mertens centra il palo su assist del Magnifico. E' ancora quest'ultimo, oltre ad ispirare le manovre azzurre, ma il suo destro è leggermente impreciso: Nicolas può solo accompagnare, la sfera lambisce il palo. L'assedio del Napoli non si frena, anzi, aumenta di ritmo ed intensità: Allan ci prova dal limite al venticinquesimo, Nicolas blocca in due tempi.
Il Verona si limita a fare densità con otto uomini nella propria trequarti, senza riuscire mai a ripartire in velocità: ottima la prova di Albiol e Koulibaly su Bessa e Kean, inermi contro i due centrali di casa. Alla mezz'ora la migliore occasione per i padroni di casa, frutto di un'azione da playstation: Mertens di prima lancia Callejon nello spazio, l'iberico assiste per l'arrivo di Allan a rimorchio; finta con il tacco che libera Insigne a centro area, ma il suo sinistro termina alle stelle. Stesso esito per il destro di Allan al quarantesimo, al termine di una lunga azione al limite dell'area. Il Verona resiste e si aggrappa all'imprecisione degli azzurri per tornare negli spogliatoi con un prezioso pareggio.
Avvio di ripresa che ricalca per sommi capi il trend del primo tempo: Napoli immediatamente all'arrembaggio, con Insigne che impegna Nicolas in sforbiciata su splendida imbeccata di Jorginho. Il Verona riesce per qualche minuto ad alleviare la pressione grazie al lavoro di Romulo e Kean, ma è sempre la squadra di Sarri ad avere il pallino del gioco in mano: Insigne prova a suggerire con il classico destro a giro per l'inserimento di Hamsik, la cui girata di testa è debole e centrale. Gli azzurri sbattono ripetutamente sulla muraglia eretta da Pecchia al limite dell'area, complice anche qualche errore di misura nei passaggi. E' paradossalmente in contropiede, con il Verona sbilanciato, che il Napoli sfiora ancora il vantaggio: Callejon trova Insigne sul secondo palo, il Magnifico impatta di testa, ma trova ancora il palo.
Il fuorigioco di Callejon nega il vantaggio ai partenopei, firmato da Mertens sull'assist dell'iberico, ma il gol è rimandato di qualche minuto. Koulibaly svetta davanti a Nicolas sul perfetto angolo di Mario Rui, superando l'imprecisa uscita dell'estremo difensore e la resistenza degli scaligeri. Il vantaggio non cambia l'atteggiamento dei padroni di casa, che continuano a premere sull'acceleratore andando a caccia del raddoppio: Allan calcia centralmente da buona posizione, poi è Callejon - sul perfetto suggerimento di Insigne - a sbloccarsi e firmare il 2-0. Il raddoppio rasserena gli animi dei partenopei, che lasciano a Pazzini l'unica occasione della gara intera a cinque dal termine, ma Reina controlla in due tempi. Nei dieci minuti finali il Napoli si limita a controllare il margine acquisito, senza accelerare più di tanto: l'ultima occasione è per Jorginho, che sfiora il gol dell'ex testando i riflessi di Nicolas poco prima del triplice fischio finale.