Se ci fosse ancora qualcuno stupito dalle prestazioni dell'Atalanta di Gasperini, beh, è meglio che inizi a mettersi l'anima in pace e soprattutto a farci l'abitudine. La squadra di Gasperini ha tutto per essere una grande squadra: idee di gioco, organizzazione, tecnica e la capacità di giocare con maturità in base all'avversario che si trova di fronte. Contro la Lazio erano serviti ritmi intensi per tutta la gara, contro il Milan, invece, sono state sufficienti un paio di accelerate per portare a casa altri tre punti. 

E pensare che prima della sfida di San Siro, rossoneri e neroazzurri avevano lo stesso numero di punti in classifica. Come sempre, però, bisogna andare oltre numeri e cifre. Oltre c'è il campo che in questo momento dice che tra Atalanta e Milan la differenza è abissale. La squadra di Gasperini ha messo in mostra a San Siro un altro spettacolo calcistico per palati fini, di quelli che vanno alla ricerca del gioco del calcio messo in pratica con chiarezza ed efficacia. E così una squadra giovane e che rispetto allo scorso campionato ha cambiato molto giocatori per colpa del mercato se possibile sta ancora facendo meglio della scorsa stagione.

Perché quest'anno, oltre al campionato, l'Atalanta sta anche disputando l'Europa League. Si, ancora adesso, dopo aver vinto un girone con dentro nomi come Everton e Lione, dal pedigree europeo diverso rispetto ai ragazzi di Gasperini. Gasperini che nel post partita di San Siro non può che essere contento per il successo: "Per noi è un grande successo. Un po' per come l'abbiamo ottenuto e molto per la classifica e per dare valore al nostro momento che è veramente buono. È una soddisfazione enorme. C'è un po' di rammarico per non poter utilizzare più giocatori, il loro comportamento dà merito alla loro professionalità, è un gruppo fantastico. Stasera sono scesi in campo soltanto due di quelli impiegati in Coppa Italia, abbiamo cambiato due formazioni e c'è stato sempre un ottimo atteggiamento. C'è grandissima partecipazione e se non hai questa disponibilità è difficile per un allenatore proporre qualsiasi cosa".