Più che da allenatore del Napoli ieri sera in termini tecnici, ieri sera nella classica conferenza stampa della vigilia, Maurizio Sarri si è vestito da mental coach, di quelli bravi, per provare ad analizzare, rivitalizzare e caricare la sua squadra in vista della sfida di stasera, la quale vedrà gli azzurri di scena al De Kuip di Rotterdam contro il Feyenoord. Sesto appuntamento della fase a gironi della Champions League 2017/18 che vede il Napoli con le spalle al muro e soprattutto non padrone del suo destino. La sconfitta in terra d'Ucraina rimediata agli albori del raggruppamento brucia e fa male, potrebbe risultare decisiva in negativo nonostante Mertens e soci abbiano ribaltato il doppio confronto con la squadra di Fonseca nell'appuntamento del San Paolo. Non basta.
Non basta perché alla vigilia degli ultimi novanta minuti del girone il Napoli deve sperare necessariamente in un successo del Manchester City a Kharkiv e, contemporaneamente, battere gli olandesi davanti al pubblico amico. Non sarà facile, perché come ha più volte ribadito Sarri il Feyenoord vorrà lasciare la competizione - già quarto matematicamente - con un ricordo positivo, con una prestazione d'orgoglio che possa dare energia, linfa ed entusiasmo al prosieguo della stagione della truppa di Van Bronckhorst. Non solo. Non sarà facile perché il Napoli è reduce dalla prima battuta d'arresto stagionale, contro la Juventus al San Paolo venerdì sera, che minerà le certezze dei partenopei dal punto di vista mentale prima ancora che fisico - con quest'ultimo aspetto che tra le altre cose non gira nemmeno a mille.
Insomma, la gara è di quelle importanti, che non decidono una stagione, ma possono indirizzarla, in un verso piuttosto che in un altro, a prescindere dalla qualificazione. Uscire a testa alta dal De Kuip, magari con un successo confortante in termini di autostima ed autorevolezza contribuirebbe ad una pronta ed immediata reazione, in quanto a carattere, grinta, personalità, oltre a mettere pressione sullo Shakhtar di Fonseca. Il Napoli ci prova, vuole rialzare la testa, rimettersi in piedi e camminare, al di là del discorso qualificazione: "La sconfitta con la Juventus non è stata una botta semplice, ma si riparte. Ieri c'era qualche scoria, oggi ho meno preoccupazioni - ha detto il toscano ieri sera in conferenza stampa - La gara di domani ci dirà se siamo grandi, che cadono e si rialzano". Eloquente. Parola al campo.
Le ultime dai campi
Due moduli speculari quelli che schiereranno in campo Van Bronkhorst e Maurizio Sarri, con quest'ultimo che oltre ai soliti Ghoulam e Milik non avrà a disposizione, per la prima volta da un anno a questa parte, Lorenzo Insigne. Al suo posto Zielinski nel tridente d'attacco con Mertens e Callejon, mentre dalla parte opposta gli olandesi potranno contare su Jorgensen, assente all'andata, con Berghius e Larsson ai suoi lati. Un solo dubbio per Sarri riguarda la scelta al centro della difesa di uno tra Albiol e Chiriches, con lo spagnolo che potrebbe rifiatare e lasciare al rumeno l'incombenza di accompagnare Koulibaly, mentre ai loro lati confermati Maggio ed Hysaj, con Rui in panchina.
In mediana sfida tra Amrabat e Vilhena da una parte, Allan ed Hamsik dall'altra nel ruolo di mezzali, mentre a Toornstra e Diawara il compito di agire da barometri di controcampo davanti alla difesa. Il guineano torna titolare dopo la sfida contro lo Shakhtar che lo vide protagonista soprattutto nella ripresa: verrà preferito a Jorginho per schermare al meglio, con Allan, le folate olandesi. Diks, van Beek, Tapia e Nelom nel quartetto difensivo a protezione dei pali difesi da Jones per Van Bronkhorst.
Le probabili formazioni
Feyenoord (4-3-3): Jones; Diks, van Beek, Tapia, Nelom; Amrabat, Toornstra, Vilhena; Berghuis, Jorgensen, Larsson. All.: Giovanni van Bronckhorst.
Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Hysaj; Allan, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Zielinski. All. Maurizio Sarri.