4 partite, 3 vittorie ed un pareggio fra Serie A e Coppa Italia, 4 goal fatti e solamente uno subito. Il nuovo Genoa targato Davide Ballardini funziona: con il successo esterno in casa del Verona, i punti del Grifone post Juric sono 7, più della metà del bottino totale in classifica, 13. La rete di Goran Pandev in chiusura di primo tempo ha permesso ai rossoblu di fare un bel balzo in avanti, superando in un colpo solo Sassuolo e Crotone e distanziandosi dalla terzultima, la Spal, di 3 lunghezze. Il tecnico si è detto soddisfatto della prova dei suoi a fine match: “Questa vittoria il Genoa se l’è meritata nettamente. In alcuni momenti della partita non siamo stati brillanti o piacevoli e in questo senso dobbiamo fare meglio. Ma è emersa una forte capacità di saper soffrire con determinazione fino alla fine per difendere il risultato”.
Niente di nuovo dal punto di vista tattico rispetto al suo predecessore per Ballardini: solita difesa a 3, centrocampo folto e due attaccanti; quello che però è cambiato è la certezza degli undici in campo. Stesso schieramento iniziale in tutte e 3 le gare di Serie A, con Spolli in difesa, Rigoni e Bertolacci ai lati di Miguel Veloso e coppia d’attacco formata da Pandev e Taarabt. La prolificità dell’attacco è pressoché la stessa – 3 goal fatti in 3 gare contro i 10 in 12 partite con Juric -, ma è impressionante la tenuta difensiva: una sola rete incassata – da El Shaarawy contro la Roma – a dispetto delle 19 nelle prime 12 con l’allenatore croato – già eguagliata anche la statistica dei clean sheet, 2 a 2.
Il successo per 1-0 contro il Crotone a Marassi ha dato poi al Genoa la possibilità di affrontare la Juventus all’Allianz Stadium negli ottavi di finale di Coppa Italia, con un Giuseppe Rossi in più – ufficiale la sua firma -: dopo la difficile stagione scorsa e l’inizio in salita di quella in corso, il Grifone è pronto a tornare a volare. Con un normalizzatore in panchina.