Se li porta a casa il Genoa i fondamentali tre punti salvezza messi in palio dalla sfida del Bentegodi, dove il Verona ha lottato dal primo all'ultimo minuto, creando tante occasioni e meritando forse anche di più rispetto al risultato finale. L'uno a zero degli uomini di Ballardini è deciso da Goran Pandev, che ha sfruttato benissimo una palla vagante in area e con il destro ha fulminato Nicolas poco prima del rientro negli spogliatoi. Una gara che forse lascerà qualche strascico polemico per la posizione di Taarabt all'inizio dell'azione del gol, considerata buona dal VAR, ma più volte messa in dubbio dai replay. Resta comunque una gara che il Genoa ha portato a casa con convinzione e caparbietà, allontanandosi dalla zona retrocessione grazie ad una nuova vitalità ritrovata dopo il cambio di guida tecnica.

Ancora emergenza difesa per Pecchia, che vede però il ritorno di Ferrari - vincitore del ballottaggio con Caceres - al fianco del confermatissimo Caracciolo; sulle fasce invece tocca a Romulo e Souprayen. Centrocampo a tre per i gialloblù con Zuculini, Buchel e Bessa, mentre davanti tocca al tridente formato da Verde, Valoti (al posto del favorito della vigilia Kean) e Cerci, con Pazzini fuoi dall'11 titolare a causa di un problema fisico. Assenze anche per il grifone, che non può disporre di Galabinov e Pellegri: Ballardini sceglie Pandev e Taarabt come punte nel suo 3-5-2, che vede un centrocampo formato da Rigoni, Veloso e Bertolacci coadiuvati sulle fasce da Rosi e Laxalt. In difesa tocca a Izzo, Spolli e Zukanovic davanti a Mattia Perin.

Al fischio d'inizio di Damato le due squadre si studiano, intenzionate soprattutto a non lasciare spazi all'avversario e non commettere errori che potrebbero essere fatali. Non è un caso che la prima occasione del match arrivi quasi involontariamente, con Verde che punta Laxalt sulla destra e colpisce male per il cross, il pallone prende una traiettoria stranissima e supera Perin, colpendo la traversa. Risponde il Genoa con la palla di Rosi verso Pandev, la cui girata però è debole. I rossoblu (questa sera in maglia bianca) col passare dei minuti prendono campo, sopratutto sulla destra, dove più di una volta arrivano palloni pericolosi che mettono in difficoltà l'Hellas. Al 17' Pandev allarga proprio sul lato destro per Taarabt, che serve all'indietro l'accorrente Bertolacci: il suo tiro sembra quasi a botta sicura, ma il pallone colpisce lo stesso Pandev e termina fuori.

La risposta del Verona arriva al 27' grazie ad un'ottima azione di Romulo sulla destra, che riceva da Cerci e ripesca poi lo stesso attaccante in area spalle alla porta: l'ex Atletico trova una grande girata di sinistro, ma il pallone termina fuori. Dopo un momento difficile i veneti ritrovano smalto e si fanno vedere più frequentemente dalle parti di Perin, soprattutto dal lato di Romulo e Verde, che cercano spesso il centro dell'area e in particolare gli inserimenti di Cerci. E' pericoloso ancora Romulo che al 33' pesca il taglio di Bessa, ma arriva troppo tardi sul pallone e viene anticipato da Perin. Nel finale di frazione i ritmi calano, ma proprio quando le due squadre sembrano intenzionate a tornare negli spogliatoi senza farsi male arriva la fiammata genoana: grande palla di Pandev per lo scatto a destra di Taarabt, che si invola fino all'area di rigore e serve al centro Bertolacci; il centrocampista genoano colpisce male e lascia lì il pallone, su cui arriva proprio Goran Pandev, che davanti a Nicolas è implacabile. Dubbi per la posizione iniziale di Taarabt, forse leggeremente in avanti rispetto all'ultimo difensore: il VAR però convalida la rete e ufficializza il vantaggio del Genoa proprio al termine del primo tempo.

Al via della ripresa Pecchia opta per Kean al posto di Zuculini, costretto ad uscire per un problema muscolare. Proprio il nuovo entrato si scontra con Izzo, che rimane a terra e ci mette un po' prima di rientrare in campo. Gara molto giocata a centrocampo, ma squadre di gran lunga più chiuse rispetto al primo tempo. Primi 10 minuti senza particolari emozioni, poi però il Verona apre un varco e c'è bisogno di un grande Perin per rispondere all'iniziativa di Cerci, liberato al limite dal passaggio smarcante di Bessa. Ora la squadra di Pecchia sembra avere in mano il gioco, le squadre si allungano e basta un errore per lasciare scoperte zone pericolosissime di campo. Il Genoa però si chiude bene e in contropiede sfiora addirittura il raddoppio: azione di Pandev a centrocampo che pesca sulla profondità Rigoni, che si invola davanti a Nicolas per poi colpire clamorosamente a lato. Torna subito ad attaccare il Verona però, creando forse l'azione più pericolosa del match: cross dalla destra per la rovesciata di Valoti, il pallone sbatte su Cerci che trova la pronta uscita di Perin in chiusura; la sfera resta lì e Bessa mette dentro a porta vuota, ma la rete viene prontamente annullata per fuorigioco di Cerci, che forse colpisce anche con un braccio.

Ballardini toglie Pandev per Lapadula, e in seguito anche Rigoni per Omeonga, mentre dall'altra parte il coreano Seung-Woo Lee sostituisce Verde.  La girandola di cambi favorisce ancora l'inerzia del Verona, che continua ad attaccare e sfiora nuovamente il gol con Kean, il cui piatto al volo è però centrale e quindi preda facile di Perin. Gli uomini di Pecchia continuano a mettere sotto pressione gli ospiti, senza però creare più grandi occasioni da gol. Tanti ammoniti in questa fase di partita: si vedono sventolare davanti il giallo Souprayen, Omeonga, Spolli, Bertolacci e Lapadula. L'ultimo cambio vede l'ingresso di Franco Zuculini al posto di Valoti. Il Genoa avrebbe anche l'occasione con Omeonga, che però da buona posizione colpisce malissimo.

L'ultima carta di Ballardini è invece Biraschi, che al minuto 85 rileva un zoppicante Laxalt: un difensore centrale che sostituisce un esterno, per dare ancora più solidità alla fase difensiva genoana nel finale. Orsato intanto ammonisce anche Buchel per un brutto fallo su Bertolacci. Nei 5 minuti di recupero finali l'Hellas le prova tutte: Izzo salva in scivolata su Kean, poi Biraschi stoppa la rovesciata di Cerci e fa ripartire il contropiede ligure. Il difensore dialoga con Taarabt e riceve nuovamente il pallone per poi provare a battere Nicolas all'ingresso dell'area, calciando fuori di poco. Non c'è più tempo, e il fischio finale viene accompagnato da una bordata di fischi del Bentegodi sul Verona, che viene battuto per 1-0 dopo una partita che tutto sommato avrebbe meritato sorte diversa.