Il secondo posticipo del lunedì di A va in scena al Bentegodi di Verona. La formazione di casa ospita il Genoa, rigenerato dalla cura Ballardini e reduce da tre risultati positivi. Quattro punti nelle ultime due di A - successo di misura con il Crotone, in trasferta, e pari interno con la Roma - e approdo agli ottavi di Coppa Italia, affascinante confronto con la Juventus alle porte. Squadra più consapevole, matura, pronta a lottare per mantenere la massima serie. Discorso similare per il Verona, oggi nelle mani di Pecchia, dopo una striscia di sei sconfitte consecutive. L'affermazione sul rettangolo del Sassuolo proietta la squadra a 9 punti, a una lunghezza quindi da Spal e Genoa, con l'occasione di un deciso balzo in avanti in caso di successo pieno tra qualche ora. In settimana, poi, derby vincente in Tim Cup, sigillo con il Chievo e pass acquisito. Ulteriore carico di fiducia per un ambiente piegato da un avvio in difetto.
Partiamo dagli ospiti. Ballardini non può disporre di Galabinov e Pellegri. Pericolo diffidati, in tre possono saltare il prossimo impegno. Rossettini, Taarabt e Veloso sono a rischio squalifica. Il difensore non rientra nell'undici titolare, la linea davanti a Perin vede infatti Izzo, Spolli e Zukanovic. Il portoghese è invece il metronomo, nasce dal suo pensiero la manovra ligure. Ai lati di Veloso, Bertolacci e Rigoni, giocatori in grado di inserirsi alternativamente anche in zona gol. Il tecnico chiede poi sacrificio e corsa a Rosi e Laxalt. Fase di contenimento e rapida ripartenza. Taarabt si muove da seconda punta, Lapadula è in leggero vantaggio su Pandev.
Pecchia, nel doppio impegno con Genoa e Spal, si gioca una fetta di salvezza, ma deve rispondere a qualche interrogativo. Fuori per squalifica Heurtaux e Fares, Caceres o Ferrari al fianco di Caracciolo al centro della difesa. I laterali bassi sono Souprayen e Romulo. Cerniera mediana composta da B.Zuculini e Buchel, tre effettivi si muovono alle spalle dell'unica punta, Kean. Iniziale panchina per Pazzini, attacco quindi mobile, tecnico, rapido. Cerci e Verde sono gli elementi di rottura al largo, Valoti prende la corsia centrale.
Fischio d'inizio alle ore 21, dirige Damato.