Giuseppe Rossi torna in Serie A. È lo stesso attaccante che ha annunciato sui suoi profili social la partenza verso l’Italia. Destinazione, Genova, sponda rossoblu. Ora Pepito svolgerà le visite mediche di rito e, se l’esito dovesse essere positivo, firmerà un contratto fino a fine stagione con il Grifone. L’annuncio ufficiale arriverà solo allora, ma Rossi ha voluto comunque già salutare i suoi prossimi sostenitori al suo sbarco a Malpensa: “Saluto i tifosi del Genoa, sto bene e sono contento”.
La cautela è d’obbligo visti i precedenti in carriera, però la sensazione del calciatore è quella di essere pronto a rialzarsi per l’ennesima volta dopo che la sfortuna si è accanita su di lui senza tregua, a cominciare da quel 26 ottobre 2011, al Santiago Bernabeu, in un Real Madrid-Villarreal. Al 60’ minuto l’italiano è costretto ad abbandonare il campo per quella che si rivelerà una rottura del legamento crociato, costringendolo a saltare quasi due stagioni intere. In questo periodo passa alla Fiorentina, dove debutta a Pescara nell’ultima giornata del campionato 2012-13, prima di ritornare ad alti livelli nella stagione successiva: 14 goal nel solo girone d’andata, con i Viola stabilmente al quarto posto. Poi, un nuovo stop, contro il Livorno, ed altri 4 mesi out. Rientra giusto in tempo per candidarsi per un posto ai Mondiali del 2014 in Brasile con altre due reti nel finale di campionato, ma Cesare Prandelli non lo convoca ed in estate subisce un altro gravissimo infortunio che gli fa saltare totalmente la stagione 2014-15; qualche spezzone nella prima metà dell’annata 2015-16 sempre a Firenze prima di tornare in Spagna, al Levante, dove i 6 goal in 17 presenze non evitano la retrocessione alla squadra.
Altra chance in Liga, con la maglia del Celta Vigo, ma ancora una volta un bell’inizio viene cancellato dall’incubo: quarto infortunio grave al ginocchio il 16 aprile e stagione finita. La Fiorentina lo libera, ma Pepito non si arrende: allenamenti da solo negli Stati Uniti, in attesa di una chiamata importante. Quella chiamata è arrivata ed è giunta di nuovo l’ora di rimettersi in gioco.