Torna a vincere il Napoli di Maurizio Sarri, che al San Paolo batte un discreto Milan per 2-1 ed allunga nuovamente su Juventus ed Inter in attesa delle sfide di domani delle dirette concorrenti. A Fuorigrotta i partenopei dominano per gran parte della contesa, approfittando nel finale di primo tempo con Insigne per sbloccare il risultato e con Zielinski, nel ventre della ripresa, per archiviarlo. A nulla è valso, se non ai fini statistici, il gol nel recupero di Alessio Romagnoli. Partenopei sempre primi, cade la squadra di Montella dopo due vittorie di fila in trasferta.
Solito 4-3-3 per Sarri, che conferma Mario Rui sulla sinistra con Hysaj dalla parte opposta. Allan in mediana con Jorginho ed Hamsik, solito tridente d'attacco. Risponde Montella con il 3-5-2, nel quale Bonaventura e Borini sono gli esterni, Locatelli e Montolivo ad orchestrare tra le linee con Kessie. Suso davanti con Kalinic.
Primi dieci minuti della gara fondamentalmente di studio, con il Napoli che fa la partita, in possesso, ed il Milan abile a chiudere tutte le trame centrali e sulla mancina. La prima occasione dei partenopei è sull'asse Insigne-Calljon, ma la girata di testa dello spagnolo viene deviato da Donnarumma in angolo; sugli sviluppi di quest'ultimo Albiol sfiora il palo alla destra dell'estremo difensore ospite. La squadra di Montella si vede sporadicamente dalle parti di Reina, con la pressione dei partenopei spesso efficace sui portatori di palla rossoneri. Al venticinquesimo primo squillo di Mertens, obbligato alla conclusione dalla distanza da Bonucci, blocca Donnarumma. Il Napoli si allunga e, dalla parte opposta, offre il fianco alle iniziative di Suso: lo spagnolo arriva per due volte alla conclusione, la prima non inquadra la porta, sulla seconda è bravo Reina a bloccare centralmente.
I padroni di casa provano a sfondare centralmente, sull'asse Hamsik-Mertens: il belga è bravo ad attrarre su di se la difesa e scaricare per Allan, il cui destro è fiacco e centrale. Gli azzurri alazno il ritmo ed il Milan accusa il colpo: prima Mario Rui trova Insigne al limite, destro smorzato, poi Hamsik calcia centralmente da buona posizione. E' il preludio al gol, che arriva due minuti dopo: Mertens appoggia per Jorginho, verticalizzazione perfetta per Insigne - il VAR convalida il gol - che a tu per tu con Donnarumma non sbaglia. La squadra di Montella barcolla, rischia in due occasioni di subire il raddoppio ma prima Insigne, poi Mertens non trovano l'appuntamento con la sfera. La trovano Jorginho ed Allan, con la squadra di Sarri che assedia l'area rivale, ma i due mediani non trovano lo specchio della porta. L'ultima occasione è per Insigne, il cui classico destro a giro viene deviato in angolo da Donnarumma prima dell'intervallo.
L'estremo difensore rossonero è protagonista anche in avvio di ripresa, quando il Napoli riprende dove aveva lasciato e, nel giro di un paio di minuti, sfiora il raddoppio: Mertens scambia con Insisgne al limite, ma a tu per tu con il portierone ospite lo colpisce in pieno. Ci prova anche Hamsik di sinistro dall'interno dell'area, con Donnarumma ancora reattivo. Gli azzurri non riescono a chiudere la gara, mentre il Milan prova con Bonaventura e Kessie a rendersi pericoloso dalla parte opposta, ma senza impensierire mai Reina. I rossoneri riescono tuttavia ad alzare il baricentro della propria azione, schiacciando i padroni di casa nella propria trequarti.
Sarri interrompe l'inerzia inserendo Zielinski per Hamsik, ed il cambio da i suoi frutti dopo quattro minuti: il Napoli riparte in contropiede, Koulibaly lancia Insigne, che scambia con il polacco centralmente; altro uno-due nello stretto tra l'ex Empoli e Mertens, il quale lancia Zielinski a tu per tu con Donnarumma: diagonale mancino e 2-0. La reazione della squadra ospite è affidata al destro di Bonaventura dal limite, deviato da Reina, ed alla girata di testa di Kalinic, la quale viene controllata centralmente dal portiere iberico. Sono gli ultimi pericoli che corre la retroguardia di casa, con Koulibaly e soci che gestiscono con relativa tranquillità gli ultimi dieci minuti di gara. Il tutto fino al minuto novantuno, primo dei tre di recupero, quando Romagnoli indovina il jolly da trenta metri: mancino al volo di pregevolissima fattura, con Reina che non può nulla. E' l'ultima emozione della sfida, perché nei due minuti restanti i rossoneri si affidano a sterili rilanci lunghi, sui quali Albiol e Koulibaly fanno buona guardia fino al triplice fischio finale.