Tre sconfitte di fila, un esonero alle spalle e, dopo una notte di riflessione, il ritorno di Davide Ballardini. Tempi difficili dalle parti di Pegli, dove il nuovo tecnico del Genoa, richiamato dal presidente Preziosi, ha presentato quest'oggi la trasferta di Crotone, crocevia di fondamentale importanza per il futuro dei rossoblù, terz'ultimi della classe in Serie A. Un periodo da archiviare alle spalle, con la sosta che è servita al tecnico ravennate per conoscere i giocatori ed il gruppo.
"Confermo che c'è grande disponibilità e serietà. Queste sono qualità positive ma la situazione è difficile quindi con queste qualità e con qualcos'altro dobbiamo far meglio. Sono ragazzi molto seri, si allenano davvero molto bene. Non basta essere seri e allenarsi bene, serve mettere qualcosa di più. Vedo grande impegno e voglia di tirarsi fuori da questa situazione. Tutti noi dobbiamo mettere quella sana rabbia e quel desiderio di uscire da questa situazioni. Tutti noi dobbiamo darci una scossa perché così non va bene".
Un nuovo inizio, seppur in un ambiente già conosciuto: "Qua conosco le persone e sono di altissimo profilo tutte. Il Genoa ha la fortuna di avere delle persone attorno alla squadra di primissimo piano. Detto questo, conta solo quello che si fa sul campo". Si passa agli aspetti di campo, con la partita al Crotone che rappresenta già uno scontro diretto per Ballardini ed i suoi: "E' una sfida difficilissima ma anche molto intrigante perché giochiamo contro una squadra che sa benissimo quello che deve fare, in casa hanno battuto la Fiorentina e mettono in difficoltà tutti. Il Crotone è squadra. Sono molto chiari nel loro fare calcio ed hanno buoni giocatori. L'aspetto più importante è la chiarezza in quello che fanno e l'ambiente. Giustamente hanno i punti che meritano. Questa col Crotone è una gara da fare bene. Con la testa, il cuore e con le idee. Serve testa, cuore, chiarezza nelle due fasi di gioco e, per ultimo, metto le nostre caratteristiche tecniche e fisiche".
Interrogato successivamente sulle scelte di modulo, il tecnico non si scompone più di tanto, soffermandosi piuttosto sull'atteggiamento mentale dei suoi: "Per me non è importante lo schieramento. Per me è importante la disponibilità per il compagno. Formazione? Idee chiarissime. Qualche dubbio è giusto averlo ma in linea di massima sappiamo come metterci in campo. Noi cerchiamo prima la compattezza, l'equilibrio, il ragionamento, il cuore e la qualità". Il tutto prima di voltare lo sguardo ai recuperi fisici di alcuni interpreti: "Lapadula? Mi sembra stia meglio. Agli attaccanti basta un niente per cambiare una stagione. Io vedo che in allenamento ce la mette tutta per cambiare questo momento. Centurion? Lo conosco già da un po'. E' un giocatore che ha delle qualità non comuni. Un ragazzo così, con questo talento, è giusto prenderlo in considerazione ma lui per primo deve mandare un messaggio forte a noi e noi siamo pronti a ricevere quanto di buono ha".
Infine, la chiosa è su Bertolacci, fulcro di quello che potrebbe essere il Genoa di Ballardini: "Ha delle qualità importanti. Per me Bertolacci è un giocatore che può essere un punto di riferimento per questa squadra. Lo deve dimostrare ma non con le qualità che conosciamo tutti. Bisogna metterci del colore, della passione e del calore. Questo non è solo riferito a lui ma a tutti".