Si ferma a Verona, sponda Chievo, la rincorsa del Napoli di Maurizio Sarri. I partenopei sbattono stancamente sul muro eretto dalla squadra di Maran, non trovando mai il guizzo vincente nella trequarti offensiva. Azzurri stanchi ed imprecisi, probabilmente condizionati dall'enorme fatica psico-fisica profusa mercoledì sera contro il Manchester City. Gara gagliarda e battagliera quella dei veronesi padroni di casa, che disinnescano Mertens e compagni limitandoli a poche conclusioni, velleitarie, dalla distanza. Napoli che conserva tuttavia il primato, con un punto di vantaggio sulla Juventus e due sull'Inter di Spalletti.
Non c'è Dainelli nel Chievo, con Maran che si affida a Tomovic. Tre i mediani, con Castro che si sposta con Birsa alle spalle di Inglese. Esordio per Mario Rui nel Napoli, con Sarri che si affida a Zielinski in mediana con Jorginho ed Hamsik. Nessun cambio davanti.
Inizio subito veemente da una parte e dall'altra al Bentegodi. Il Napoli attacca e costruisce sempre a sinistra, prima con Mario Rui poi con Hamsik, conquistando due corner, mentre il Chievo si affida agli inserimenti dei centrocampisti alle spalle dei mediani ospiti. Un pizzico di imprecisione di Mertens ed Hamsik non permette al Napoli di impensierire Sorrentino, ma la pressione degli ospiti resta costante nella metà campo clivense. Le maglie difensive della squadra di Maran si chiudono nella propria trequarti, lasciando spazio al limite per il destro di Zielinski, che al 15' viene bloccato centralmente dal portiere di casa. Un pizzico di sufficienza di troppo da parte di Jorginho e Koulibaly rischia di compromettere il punteggio, con Gamberini che dal corner scaturito alza da ottima posizione.
Insigne prova a mettersi in proprio dal limite, prima della sforbiciata di Hamsik che impegna ancora Sorrentino. Il Napoli prova a salire di colpi attorno al ventesimo, ma la densità difensiva del Chievo limita le giocate dei partenopei al limite dell'area. E' di prima che gli azzurri creano le migliori occasioni: Jorginho libera Hamsik sulla trequarti, lo slovacco dialoga con Mertens prima di scaricare per Callejon, il cui destro ad incrociare lambisce il palo. Dopo l'occasione per l'iberico una decina di minuti nei quali regna l'equilibrio, mentre a dieci dal termine il Napoli prova a scuotersi con la punizione dal limite, ma sia il cross di Jorginho che quello di Insigne sono preda della difesa veronese. E' l'ultimo sussulto del primo tempo, con i ritmi che nel finale calano ancora prima dell'intervallo.
L'avvio della ripresa non regala alcune emozioni, ricalcando per sommi capi i temi del finale di frazione. Il Chievo riesce ad arginare con efficacia le avanzate di Insigne e compagni, fin troppo imprecisi dalla metà campo in su. Il Napoli stenta tuttavia a cambiare marcia alla sfida, peccando in energia e fluidità in mediana, le quali consentono ai padroni di casa di posizionarsi sempre ottimamente alle spalle della linea della palla. La migliore occasione del secondo tempo è per il Chievo, da metà campo, con Radovanovic, che prova a sorprendere Sepe, il quale è attento a salvare in angolo. Il primo squillo ospite porta la firma di Mertens: il belga si allarga sulla sinistra e calcia forte in mezzo, trovando la deviazione in angolo di Sorrentino. Al ventesimo i primi cambi, con Maran che inserisce Meggiorini al posto di Birsa e Sarri che richiama un positivo Mario Rui rilevandolo con Maggio.
Scollinati oltre la metà della ripresa è Hamsik, con un inserimento centrale, a sfiorare il gol, ma Sorrentino fa buona guardia deviando in angolo. Ci prova anche Zielinski, poco prima di lasciare il posto ad Allan, ma il destro del polacco è impreciso. Le manovre del Napoli restano però compassate e sterili, con Sarri che si gioca ad un quarto d'ora dalla fine la carta Ounas, ultimo asso nella manica del tecnico toscano. Il francese entra subito in partita cercando il taglio di Mertens a centro area, ma il belga sfiora soltanto prima dell'uscita tempestiva di Sorrentino. L'ex Bordeaux trova lo spazio giusto a cinque minuti dal termine al limite dell'area, ma la sua conclusione viene deviata in angolo. Prima dei cinque di recupero è Insigne, con le residue forze, a provare il destro a giro, con Sorrentino che ancora una volta si fa trovare pronto e reattivo. E' l'ultima occasione, perché nei cinque minuti finali il Napoli non trova il guizzo giusto.