Il derby si sa, è partita a sé, diversa da tutte le altre. Ci si chiude in una sorta di ampolla, all'interno della quale si miscelano voglie ed ambizioni, motivazioni e soprattutto emozioni. Quello della Lanterna, a Genova, è uno dei più sentiti, per la rivalità che intercorre tra le due pretendenti sì, ma anche per l'ambiente che si respira a Marassi, nel catino ligure, dove stasera Genoa e Sampdoria daranno vita alla prima delle due stracittadine stagionali. Da una parte il Grifone di Ivan Juric, scottato da una posizione di classifica tutt'altro che felice: il tecnico croato cerca una reazione, d'orgoglio, dopo la pessima sconfitta rimediata in terra spallina. Dall'altra animo diametralmente opposto per la truppa di Giampaolo, forte del sesto posto in classifica alle spalle della Roma.
Animi e sensazioni discordanti. Se la tranquillità e la serenità ha invaso Bogliasco nella settimana pre-derby, con Giampaolo che ha potuto preparare in totale armonia con la squadra la partita di stasera, di contro a Pegli Juric ha dovuto far fronte all'ansia ed alla frenesia di una squadra che sembrava essersi ripresa con la vittoria di Cagliari prima e con il pareggio di Milano contro i rossoneri di Montella. Anche la sconfitta contro il Napoli, paradossalmente, aveva fatto bene ed infuso fiducia alla truppa rossoblu per come era maturata, ma il capitombolo contro la Spal, diretta concorrente per la salvezza, ha fatto crollare nuovamente il castello del tecnico balcanico.
Adesso, come detto, la necessità è quella di reagire, mentalmente prima ancora che fisicamente: le energie nervose devono essere tramutate in carica positiva, non in nervosismo e frustrazione. Il passo è breve, il margine d'errore sottilissimo, con la panchina di Juric che traballa e non poco.
Le ultime dai campi
Juric riparte dall'oramai consolidata difesa a tre con Izzo, Rossettini e Zukanovic davanti a Perin. Rosi torna arruolabile ed agirà sulla destra, con Laxalt dirimpettaio a sinistra; Bertolacci con Miguel Veloso a formare la cerniera di centrocampo. Rigoni a fare da tergicristallo e da collante tra i reparti di mediana e di attacco, mentre a Taarabt il compito di innescare e suggerire Lapadula, in vantaggio su Galabinov davanti.
Risponde Giampaolo con l'altrettanto solito 4-3-1-2. Pochi i dubbi di formazione per il tecnico elvetico, che schiera Caprari a sostegno del duo di punta Quagliarella e Zapata. Centrocampo oramai classico senza Barreto ma con Linetty e Praet a fare da alfieri allo stantuffo Torreira, motorino instancabile della mediana doriana. Bersezynski favorito a destra, mentre Strinic confermatissimo a sinistra. Silvestre e Regini i centrali davanti a Viviano.
Le probabili formazioni
Genoa (3-4-2-1): Perin; Izzo, Rossettini, Zukanovic; Rosi, Bertolacci, Veloso, Laxalt; Rigoni, Taarabt; Lapadula.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bersezynski, Silvestre, Regini, Strinic; Linetty, Torreira, Praet; Caprari; Quagliarella, Zapata.