Sarri contro Guardiola, atto due. Stavolta il teatro è decisamente più suggestivo, lo sfondo molto più mozzafiato ed emozionante rispetto alla triste e grigia Manchester. Dall'Etihad al San Paolo, con la stessa voglia di portare a casa il massimo risultato esprimendo il miglior gioco possibile, con il Vesuvio alle spalle ad osservare e godersi una serata di calcio spettacolo. Napoli e Manchester City, due filosofie di calcio piuttosto simili a confronto, a caccia di punti decisivi ai fini delle rispettive qualificazioni: se i partenopei tuttavia devono recuperare terreno, gli inglesi proveranno ad archiviare il discorso qualificazione. 

Esulta il Manchester City al gol dell'1-0 di Sterling - Foto Manchester City Twitter

Improbabile accontentarsi, per l'una come per l'altra, di un pareggio o di una soluzione interlocutoria che non rappresenti l'indole di entrambe le squadre: fisionomie definite, idee di recupero della sfera e di fraseggio nello stretto, di verticalità negli spazi, i quali vanno attaccati con ma, soprattutto, senza palla. Concetti apparentemente semplici, i quali se applicati con costanza, dedizione e soprattutto qualità danno vita allo spettacolo ammirato due settimane fa all'Etihad. Cancellare la prima mezz'ora è un must per la squadra di Maurizio Sarri, ripeterla e - qualora possibile - implementarla in termini di minutaggio, per gli inglesi di Pep Guardiola.

I reciproci complimenti della vigilia fanno da contorno alla sfida del San Paolo, che il Napoli non può assolutamente perdere: una sconfitta pregiudicherebbe definitivamente il cammino in Champions, un pareggio lo comprometterebbe, una vittoria chiaramente lo indirizzerebbe verso lo scontro diretto da giocarsi sempre nel catino di Fuorigrotta contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. Insomma, gran parte del destino del Napoli passa da Fuorigrotta, come è spesso stato per i partenopei soprattutto nelle notti europee. Si parte dalla sfida a Guardiola, qui si parrà la nobiltà degli azzurri. 

Il tema della gara: cacciare per non essere cacciati 

Amadou Diawara, uno dei migliori all'Etihad del Napoli - Foto Ssc Napoli

Le ultime della vigilia

Nessun problema di formazione per Maurizio Sarri, i cui interpreti sono tutti abili ed arruolabili per la sfida di questa sera. Si riparte dalla voglia di Dries Mertens di riscattare la pessima prestazione dell'andata, oltre che dal terzetto d'attacco composto con Insigne e Callejon ai lati del belga. Un solo dubbio, quello tra Diawara e Jorginho, ma l'italo-brasiliano è certo di un posto da titolare al pari di Allan ed Hamsik. Torna il quartetto titolare in difesa, con Albiol e Koulibaly centrali a protezione dei pali difesi da Reina

Le parole di Sarri e Callejon in conferenza stampa

Risponde Guardiola con il classico 4-1-4-1. Gli inglesi, come sottolineato dal tecnico in conferenza stampa, non possono prescindere dalla qualità di David Silva centralmente, in egual misura a quella di De Bruyne. Ai loro lati da una parte Sané, spauracchio all'andata, dall'altra presumibilmente Sterling, anche se Bernando Silva spera nella maglia da titolare. Stesso discorso per Sergio Aguero, il quale si è completamente ristabilito ma dovrebbe partire dalla panchina con Gabriel Jesus titolare. Walker, Stones, Otamendi e Delph davanti al primo regista di squadra, il portiere Ederson

Le parole di Guardiola e David Silva in conferenza stampa

Le probabili formazioni

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All: Sarri. 

Manchester City (4-1-4-1): Ederson; Walker, Stones, Otamendi, Delph; Fernandinho; Sterling, De Bruyne, Silva, Sané; Gabriel Jesus. All: Guardiola.