Il calcio è davvero strano, una scienza che seppur venga studiata a fondo, difficilmente verrebbe compresa al cento per cento. Lo avreste mai pensato che il Genoa brillante visto all'opera mercoledì sera contro il Napoli avrebbe perso in casa di una mediocre Spal senza fare nulla o quasi per evitare la sconfitta? Il pomeriggio estense per il 'Grifone' è stato a dir poco deludente, grigio. Dieci, cento passi indietro rispetto alla bella performance sciorinata contro gli 'amici napoletani'.
Il Genoa ha iniziato meglio in virtù della superiorità tecnica dell’organico, con Lapadula e Rigoni che dopo soli quattro giri di lancette hanno sprecato da buona posizione una colossale chance per segnare. Poi per il resto poco, i rossoblù si sono adagiati al ritmo compassato dei padroni di casa e ne è nata una prima frazione di gioco abbastanza noiosa. L'unico che ha provato a combinare qualcosa è stato Taarabt, ma il marocchino è stato troppo fumoso, rivelandosi in fin dei conti impalpabile. La svolta la si è avuta ad inizio ripresa quando Antenucci ha siglato il gol dell'uno a zero, quello che ha sbloccato la contesa. Dopodichè, tutto è diventato molto più difficile per il Genoa poichè gli avversari si sono arroccati nella propria metà campo ed il 4-5-1 eretto da Semplici ha fruttato i dividendi sperati per la matricola spallina. I liguri hanno combinato davvero poco per cercare di cambiare le sorti ad un match che ha messo in palio punti pesanti, punti che sono rimasti a Ferrara. E così, il Grifone si ritrova nei bassifondi della classifica, con soli sei punti all'attivo nelle prime undici gare di campionato. Troppo pochi per una squadra che si era data l'obiettivo di conquistare la salvezza senza soffrire le pene dell'inferno come lo scorso anno.
Genoa contestato vivacemente dai circa 1500 tifosi rossoblù giunti allo Stadio 'Mazza'. Tifosi che attendono una reazione d'orgoglio dai propri giocatori, poichè il prossimo week-end c'è in calendario il derby della Lanterna, contro i rivali cittadini della Sampdoria. Ovviamente, sulla graticola, dalle ore 17:00 di ieri è finito il tecnico Juric, ma non ci sentiamo di addossare tutte le colpe al croato in quanto la rosa del Genoa denota lacune marcate in ogni reparto, difetti strutturali derivanti da una campagna acquisti estiva mediocre. Proprio il derby è lo snodo cruciale in questo avvio di torneo, perdere nuovamente creerebbe una bomba ad orologeria nell'ambiente genoano con la società pronta ad esonerare il condottiero Juric e la tifoseria ad insorgere contro una dirigenza, lo dobbiamo purtroppo affermare, non impeccabile.