Serie A, otto giornate ed è già saltata la prima panchina. Un po' a sorpresa - anche se previsto da tante persone vicine all'ambiente - è stato Massimo Rastelli, l'allenatore del Cagliari, ad essere esonerato: al suo posto, la dirigenza rossoblù ha solo pochi giorni fa affidato la squadra a Diego Lopez, ex capitano della squadra che si spera possa già portare lo spirito giusto all'interno dei giocatori fin dalla sua prima partita dopo il ritorno, prevista per domani e sulla carta piuttosto proibitiva. Per iniziare col piede giusto, infatti, l'allenatore uruguaiano è chiamato a fare punti in casa della Lazio, una delle compagini più in forma del campionato e vincente in casa della Juventus durante lo scorso weekend. Nella tradizionale conferenza stampa post-allenamento di oggi, come riportato da blogcagliaricalcio1920.net, il tecnico ha già dato delle indicazioni su cosa si aspetta dal match: "Nella mia testa ho la formazione, domani abbiamo un altro allenamento. A prescindere dal modulo bisogna tener conto che abbiamo due partire ravvicinate. Conterà soprattutto l'atteggiamento,  perché il nostro obiettivo è la salvezza. Domani inizia il nostro percorso, a prescindere da chi incontreremo dobbiamo essere compatti senza paura, la velocità della palla fa la differenza e l'aggessivitá dovrà esserci in entrambe le fasi. Affrontiamo una squadra in salute, ma vogliamo fare bene".

Ovviamente, ripartire immediatamente dopo un cambio di guida tecnica potrebbe avere delle ripercussioni psicologiche nella testa di alcuni giocatori: "Il cambio dell'allenatore spiace ai ragazzi, ma ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità perché non è solo colpa dell'allenatore. È andata via una persona che stimo".

Ma è proprio dal potenziale dei giocatori che il nuovo mister ha intenzione di ricominciare una sorta di nuovo campionato da 30 giornate: "Questa squadra ha grande voglia, mi aspetto una squadra con coraggio, dobbiamo essere pronti a far male. Se pensiamo solo a difenderci il goal lo prendiamo. Abbiamo un potenziale tecnico molto alto se si considerano le squadre per non retrocedere". Non è infatti l'avversario il pensiero principale del sudamericano: "La Lazio la conosciamo, io mi devo concentrare sui mieri ragazzi, in cui credo tanto. Se la squadra prende fiducia possiamo fare bene".

Si inizia a parlare poi di tattica e dei ruoli che assumeranno alcuni giocatori nel nuovo progetto tecnico. Riguardo il sistema difensivo a tre l'allenatore non si espone più di tanto ("Possiamo giocare a tre, ma le modifiche vanno provate sul campo. Le cose vanno fate bene: non importa il modulo, ma l'atteggiamento"), mentre per quello che riguarda il valore del tanto criticato Van der Wiel non ha dubbi: "Van der Wiel non è il giocatore che abbiamo visto domenica, Padoin e Dessena possono giocare come esterni. L'olandese è un terzino di ruolo ma deve crescere fisicamente".

E oltre agli esterni, anche nel ruolo di trequartista ci sarà un ballottaggio continuo: "In questo Cagliari ho a disposizione diversi giocatori che possono fare il trequartista. Ionita ad esempio può fare il trequartista, lo stesso Joao Pedro, Cossu che anche se non è più giovanissimo può dare una grossa mano negli ultimi 20 minuti. Barella si può adattare, ma non è un trequartista".

La situazione in infermeria: "Rafael ha fatto un lavoro differenziato, ma è convocato. Melchiorri deve crescere fisicamente, lo conosco molto bene, ma domani non ci sarà. Va messo nelle condizioni migliori".

Il tecnico conclude con una battuta che potrebbe riassumere lo spirito con cui affrontare la gara dell'Olimpico di domani sera: "Bisogna tener conto che ci sono tre partite ravvicinate, ma io adesso penso alla Lazio, che è una squadra più forte di noi, ma noi dobbiamo andare a giocare la partita e vedere se son più squadra di noi".