"Sì, ho chiesto io di calciarlo. Appena hanno fischiato il rigore me la sentivo. Ho preso la palla da Hamsik e ho chiesto a Dries di farmelo calciare, lui mi ha risposto di sì. Io scendo in campo per divertirmi. Il calcio è uno sport, un lavoro per me, ma da bambino mi divertivo giocando a calcio e anche su quel dischetto ci sono andato per divertirmi".
Personalità da vendere, nonostante i vent'anni appena compiuti a luglio. Amadou Diawara si carica di responsabilità senza patirne affatto, ed il motivo sembra essere racchiuso tutto nella risposta data quest'oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. La sorpresa nel vederlo sul dischetto all'Etihad Stadium, con Mertens ed Hamsik ancora in campo; tra lo stupore generale, il piatto destro è esemplare, freddo, preciso. Il primo gol in maglia Napoli del mediano guineano non è servito però a portare a casa un risultato positivo, complice una prima mezz'ora alquanto negativa. Questa l'analisi del centrocampista ex Bologna.
"All'inizio della partita potevamo dare di più, ma giocavamo in casa di una grande squadra e non era facile fare ciò che volevamo. Dopo mezzora abbiamo preso in mano la partita. Si può subire contro il City vista la squadra che è. Sicuramente se Mertens avesse realizzato il rigore la partita sarebbe cambiata, ma è andata così e così ce la prendiamo. La sfida di ritorno? Sarà tutta un'altra cosa. Vogliamo superare questo turno di Champions League".
Chiaramente felice il centrocampista per il primo gol in carriera con la maglia dei partenopei: "Ero contentissimo, avevo una gioia inesplicabile. Mi dispiaceva per la sconfitta, ma segnare il primo gol in carriera su un campo del genere è bello". Sfida al City che tuttavia rappresenta già il passato nella testa dei giocatori del Napoli, la cui attenzione è rivolta già all'Inter: "Sarà una grandissima partita, ci darà grande motivazione per andare a prendere quello che quest'anno vogliamo prendere, ossia lo scudetto. Sarà un match molto importante. Giochiamo in casa e quindi vogliamo vincere. Abbiamo giocato solo otto partite, ma negli scontri diretti in palio ci sono punti più importanti".
Apporto fondamentale sarà quello del San Paolo, che spingerà gli azzurri verso il nono successo di fila: "Ci dà tanta carica. I tifosi ci sono sempre vicini, rappresentano gli uomini in più di questo Napoli". Ed infine, il sogno scudetto: "Sarebbe una cosa spettacolare, sia per i vent'anni sia perché arriverebbe a Napoli. Fa piacere essere in testa ma l'importante è mantenere questo livello".