Non si ferma la marcia del Napoli di Maurizio Sarri che nell'anticipo della mezza della settima giornata di Serie A travolge il Cagliari di Massimo Rastelli ed archivia la settima vittoria stagionale in altrettante gare con un netto e perentorio 3-0. Apre le marcature Hamsik, poi sono Mertens e Koulibaly ad arrotondare il punteggio. Buone, come al solito, le indicazioni per il tecnico toscano, che nel post gara, nel ventre del San Paolo, ha così analizzato la sfida ai microfoni di Sky Sport. 

"Bisogna pensare alla prossima partita e basta. I numeri lasciano il tempo che trovano. Ho visto una squadra di ottimo livello dal primo all'ultimo minuto. Abbiamo fatto sette partite, quaranta giorni di campionato, quindi è tutto relativo. Per essere una squadra competitiva certe sensazioni le devi dare per dieci mesi. C'è qualche piccolo segnale di crescita, ma le conferme e la continuità arriveranno nei prossimi mesi". 

Un breve excursus anche su Hamsik e sulla sua prestazione impreziosita dal gol del vantaggio: "Si sta parlando di un fuoriclasse. Basta che faccia 3-4 partite sottotono e si tirano fuori discorsi insensati. Marek può fare un mese non al top della condizione, ma poi torna il giocatore straordinario che tutti conoscono. Con lui così diventa tutto più facile per tutti". 

Inoltre, una battuta sulla soluzione tattica da adottare in assenza di Mertens al centro dell'attacco: "Vice Mertens per Ounas e Leandrinho è prematuro. Hanno tanto da lavorare. Quella più probabile è con Callejon, ma tra i due oggi era più stanco lo spagnolo che si portava dietro qualche acciacco. Tra le altre cose torna anche in nazionale quindi era impossibile togliere Mertens".

Infine, sulla mentalità che sta costruendo la sua squadra e sulla sosta, la chiosa: "C'è poco da chiedere, la squadra sarà sicuramente concentrata e motivata, poi possiamo vincere o perdere. I segnali di mentalità e di crescita si danno nei secondi tempi come quelli di oggi, perché si poteva entrare in campo molli ed invece non l'abbiamo fatto. E' stato un bel segnale. La sosta? Ho quattordici giocatori in nazionale, quindi è difficile prepararla bene. La facciamo noi, i giocatori no". 

Torna a segnare e a lucidare la sua cresta Marek Hamsik, il quale ai microfono dell'emittente satellitare ha parlato della marcatura e non solo: "Il gol? Sicuramente è bello, fare gol è sempre bello. Vincere sempre però lo è ancor di più e lo stiamo facendo sempre. Questo è l'importante. Maradona? Ci tengo tanto, ma non è un'ossessione. Oramai ci siamo e quando arriverà, arriverà. Il punto è che la squadra sta andando alla grande, e questo è quello che conta maggiormente. Sette su sette in campionato è tanta roba. E' il Napoli più bello della mia carriera. Siamo una squadra a cui piace tanto giocare a calcio e la cosa più bella è che il pubblico si diverte".

Ed infine, sull'obiettivo Scudetto e sul trittico di gare che i partenopei dovranno affrontare al ritorno dalla sosta, la chiosa dello slovacco: "Siamo consapevoli della nostra forza. I risultati da gennaio 2017 ci danno ragione, però è ancora lunga, ottobre sarà un mese decisivo, pieno di gare importantissime. Roma, City ed Inter? Ci diranno qualcosa. Sono le nostre rivali e chiaramente sarà una settimana durissima".