Settembre è quello strano periodo dell'anno in cui la tristezza e una strana felicità pervadono il corpo di ogni adolescente che si rispetti. E' il periodo in cui i ragazzi, con l'estate ancora addosso, tornano ad occupare i banchi di scuola sapendo che l'inverno sarà lungo, interminabile. Sarà che quando hai sedici anni l'unico tuo pensiero è quello di prendere l'autobus, stare in classe e poi tornare a casa per studiare. E' un pensiero di molti ma non di tutti perché a sedici anni può anche capitarti di segnare una doppietta. In Primavera? No, in Serie A in una calda serata di settembre contro la Lazio, indossando la maglia del Genoa. E' il caso di Pietro Pellegri. 

Il ragazzo, nato il 17 marzo del 2001 (si avete letto bene), aveva già scritto due record la scorsa stagione, diventando il più giovane calciatore ad esordire in Serie A (15 anni, 9 mesi e 5 giorni) e, nella sfida contro la Roma del 28 Maggio 2017, il terzo più giovane marcatore della Serie A di tutti i tempi grazie alla rete messa a segno all'Olimpico a sedici anni e 72 giorni. Questa volta il giovanissimo attaccante del Genoa è andato oltre segnando due reti alla Lazio, la prima doppietta in Serie A, con il record di calciatore più giovane ad aver segnato due reti, nella stessa partita, nel massimo campionato Italiano a sedici anni e 112 giorni. 

Non è una storia romantica e nemmeno una di quelle che vien fuori dal caso. E' una storia di prontezza e coraggio perché Juric lo manda in campo già dopo trenta minuti del primo tempo, al posto di uno spento Centurion. A bordo campo c'è il padre che, per ironia della sorte, è il team manager del Genoa e chissà cos'è balenato nella sua testa nel momento in cui Juric ha sentenziato: "Dai, Pietro entra". Lui non si  fa pregare e nel secondo tempo approfitta di una carambola difensiva della Lazio per battere Strakosha, sotto la curva nord del Grifone, davanti al padre che dimentica di essere Team Manager del Genoa e scoppia in lacrime, lacrime di orgoglio per il figlio che segna ancora. La storia però deve ancora scriverla, basta aspettare qualche minuto ed arriva la doppietta con una spaccata in area e la complicità dell'ex portiere della Salernitana.

E' un cocktail di emozioni e sensazioni indescrivibili il Ferraris, è un momento che ogni ragazzino di sedici anni sogna e che solo pochi realizzano, nella storia del nostro campionato solo lui è riuscito a segnare una doppietta in Serie A a quell'età. Una doppietta che fa la storia ma non serve al Genoa perché Immobile, con un pallonetto, regala il successo alla Lazio. Questo, però, non toglie nulla alle due reti di Pellegri che, con questa doppietta, supera il record del mistico Silvio Piola il quale aveva realizzato la sua prima doppietta con la maglia della Pro Vercelli a 17 anni e 104 giorni, nel lontano 1931, due vite fa per l'attaccante del Genoa. 

Quattro presenze in Serie A per lui con tre reti realizzate, tutte alle squadre della Capitale visto che a Maggio aveva segnato alla Roma la sua prima marcatura nel massimo campionato. 130 minuti giocati e una media di un gol ogni 43 minuti per una favola che non è romantica ma frutto di sacrificio e di talento. Un talento che, ieri sera, ha scritto la storia.