Il Torino, dopo la vittoria per 3-0 sul Sassuolo - che ha spazzato via ogni dubbio su una possibile crisi dei granata dopo l'1-1 un po' deludente rimediato nel debutto a Bologna -, si accinge a chiudere la propria sessione di calciomercato con almeno un paio di colpi per completare il rinforzamento della rosa, al momento considerata incompleta. In ordine di importanza, prima c'è la necessità di un difensore; poi, per migliorare le possibilità di turnover, anche un giocatore da schierare sulla trequarti.
In tal senso, Sinisa Mihajlovic ieri, interrogato da Sky Sport a riguardo, ha fatto finta di non sapere nulla di Emre Mor: "chi è?" la sua risposta. Eppure gli agenti del ragazzo si sono proposti davvero ai granata, cercando una sistemazione che garantisca sia la titolarità che un buon ingaggio al turco, a cui il Borussia Dortmund ha anche tolto la maglia numero 9 con l'arrivo di Yarmolenko. Cairo, dalla sua, la potenza di fuoco per questo colpo ce l'avrebbe anche, ma lo riterrebbe una scommessa troppo rischiosa: 15 milioni di euro la richiesta dei gialloneri per il proprio talento classe 1997, che sicuramente possiede delle ottime doti palla al piede ma sia nelle scelte che in fase di non possesso deve ancora migliorare tanto, e visto che la concorrenza comunque in Piemonte non gli mancherebbe, si sta virando su altri profili. Inoltre, il giocatore sembra seriamente orientato verso il Celta Vigo, che dovrebbe accontentare con un prestito con obbligo di riscatto la richiesta dei tedeschi e chiudere l'affare - solo dopo l'ok definitivo del giovane - nelle prossime ore.
Piuttosto, il tecnico serbo non può scherzare su M'baye Niang, che ha già allenato con buoni risultati al Milan e dove il francese è anche rimasto, con alterne fortune, per poi passare al Watford a gennaio scorso ma non venire riscattato. I rossoneri stavano allora cercando una collocazione per il transalpino, e l'avevano trovata ad onor del vero nello Spartak Mosca, che con un'offerta da 18 milioni più 3 di bonus aveva tutte le carte in regola per chiudere il colpo. Tranne una: quella della pesantissima volontà del giocatore, che ha rifiutato e poi ha presentato un certificato medico per "stress psicologico" che lo ha reso indisponibile nell'ultima uscita dei milanesi col Cagliari. Questo perchè il classe 1994 vuole rimanere in Serie A, e gradirebbe farlo con il suo vecchio coach, con cui aveva dato il meglio di sè. Tuttavia, l'offerta attuale di Urbano Cairo è di 12 milioni più 3 di bonus, troppo bassa nell'ottica del Diavolo.
La trattativa diventa dunque complicata, perchè bisognerà capire se e quando una delle parti farà un passo verso l'altra, aiutando di fatto la riuscita definitiva delle contrattazioni. Da via Aldo Rossi filtra comunque fiducia a riguardo, magari con una piccola apertura ad uno sconto leggero, ma a patto che anche dall'altro lato arrivi un rialzo: il Toro sta perciò preparando la sua offerta più alta, dopo che avrà chiuso il discorso per un centrale. Attendiamo nuovi sviluppi: manca poco, al termine della sessione di calciomercato, e questo caso in qualche maniera dovrà risolversi. Anche a costo che il calciatore rientri alla corte di Vincenzo Montella, che è disposto a riaccoglierlo - come alternativa, s'intenda.