Settimana agitata in quel di Torino. Dopo il 7-1 rifilato al Trapani e i giorni di pausa ferragostani, la squadra ha ricominciato a sudare al Filadefia. Si stanno allenando regolarmente alla corte di Mihajlovic gli ultimi due acquisti arrivati dal mercato, ovvero Rincon e Sadiq. Il venezuelano era già da qualche giorno a disposizione del tecnico serbo e, visto il cambio di modulo, non è assolutamente da escludere che venga già schierato titolare nell'esordio in Serie A contro il Bologna, affianco ad Acquah, elemento invece che è stato confermato e che ha già dimostrato di essere funzionale al nuovo 4-2-3-1 pensato dal mister ex Milan. L'ennesimo cambio di modulo. L'anno scorso oltre a quello venne cambiata anche mezza rosa, in questa stagione invece i ragazzi dovrebbero assimilare solo il nuovo cannovaccio tattico, anche se cambiare in continuazione non sempre si è rivelata una mossa vincente nella storia del calcio. Il "generale" comunque ha già dimostrato ampiamente di sapere il fatto suo in Serie A, quindi, teoricamente, i due mediani giusti per fare il salto di qualità con il 4-2-3-1 ci sono.
Qualche dubbio in più sul profilo scelto per fare da vice Belotti (difficile che il Chelsea riesca a convincere ora il Torino a cederlo, nonostante le voci). Dopo tante chiacchere su Duvàn Zapata e Simeone (che probabilmente sarebbero arrivati solo in caso di partenza del "Gallo") è arrivato dalla Roma Sadiq. Giocatore giovanissimo ma già noto ai tifosi del calcio italiano e dalle caratteristiche conosciute. Il ragazzo nigeriano infatti riesce a spadroneggiare in area di rigore grazie al suo fisico nettamente superiore alla media, ma ha due piedi ancora tutti da testare (a livello tecnico si intende ovviamente). Già dal primo allenamento è parso voglioso di ritagliarsi il suo spazio, il fatto è che fino ad ora in Serie A ha faticato non poco, l'anno scorso a Bologna infatti, nonostante un Destro a tratti apatico, Donadoni raramente ha deciso di affidarsi al nigeriano, con scarsi risultati. Sembrano infatti mancare al ragazzo alcuni fondamentali, quelli che invece due anni fa convinsero Cairo a puntare con forza su Belotti, scelta rivelatasi azzeccatissima, mettendo a tacere gli scettici. Vedremo se l'ex Spezia riuscirà a superare certi limiti (che paiono grossi) facendo semplicemente la riserva di un titolare, ma i suoi gol in ottica Europa serviranno senza dubbio.
Il mercato del Torino è comunque stato sicuramente particolare e molto legato al cambio di modulo deciso da Mihajlovic. Però già sulla cessione di Benassi ci sarebbe da discutere, non tanto per la decisione di lasciar partire il giocatore (che era diventato incollocabile), ma sulla cifra incassata, che è quella che poi Cairo può usare sul mercato per rinforzare la rosa. Dieci milioni infatti per il capitano dell'under 21 italiano sono parsi pochi, soprattutto se calcoliamo che giocatori che hanno fatto come lui l'Europeo e con curriculum più poveri sono partiti per 20-30 milioni. Tralasciando però la questione monetaria, è stato fatto quanto richiesto da Sinisa. Sicuramente c'è qualche perplessità in più sul profilo scelto come vice Belotti, che ancora non ha dimostrato gran feeling col gol in A.
Tanti dubbi anche sulla gestione della zona centrale della difesa. Che fosse da rinforzare è indubbio e lo stesso tecnico aveva messo nella sua lista della spesa almeno un paio di centrali. Il fatto però che sia stata cambiata in praticamente tutti i suoi elementi, senza nemmeno dare il tempo ai nuovi di ambientarsi, sembra comunque una scelta azzardata. Mihajlovic aveva dichiarato apertamente di voler far fare le prime due partite a Rossettini e Moretti, in modo che N'Koulou prendesse le misure con i ritmi italiani e Lyanco (tornato ad allenarsi da poco) potesse rientrare a pieno regime. A quanto pare però in società non lo hanno minimamente ascoltato, visto che l'ex Bologna partirà per firmare col Genoa. Accordo per un prestito con obbligo di riscatto a 2,5 milioni. Che il giocatore non sarebbe più stato un titolare era fuori dubbio, ma almeno aspettare gli ultimi giorni di mercato per far partire il ragazzo, in modo, come detto sopra, di far ambientare i nuovi, non sarebbe stata una cattiva idea. Arriverà un nuovo centrale? Chi può dirlo. Visto che tra un paio di settimane il mercato chiude sembra difficile che si riesca ad impostare una trattativa per un nuovo centrale (e soprattutto bisognerebbe pensare a che profilo prendere, visto che Tonelli per esempio arriverebbe per giocare, escludendo uno tra l'esperto N'Koulou e il giovane, pagato bene, Lyanco). Inoltre Petrachi è ancora a caccia del vice Iago Falque (potrebbe essere Lazovic, ma con il Genoa non c'è ancora accordo) e di un mediano (la trattativa per Donsah va per le lunghissime). Alla fine di questo mercato il Torino ne sarà uscito veramente più forte? Ai posteri l'ardua sentenza.