Da una neopromossa ad un'altra. Dal Pescara, e da un 2-2 finale che lasciò polemiche e veleni nel sangue del Napoli di Maurizio Sarri, al Verona di Fabio Pecchia. Dodici mesi dopo la truppa partenopea si ritrova al cospetto, nella prima giornata del nuovo campionato, di una squadra appena promossa dalla cadetteria. Stavolta, però, nella faretra dei campani c'è maggiore esperienza, oltre ad una condizione fisica lontanamente paragonabile a quella della stagione precedente. Il preliminare, anzi, lo spauracchio preliminare è - quasi - alle spalle: il 2-0 al Nizza infonde serenità e fiducia nell'animo degli azzurri, la cui stagione è iniziata nel modo giusto, nonostante qualche rammarico per non aver chiuso il discorso qualificazione già al San Paolo. 

Tempo di voltare pagina, però, per Hamsik e compagni che, dopo lo sforzo profuso sul manto erboso del San Paolo devono già voltare lo sguardo agli albori della Serie A, quella Serie A che aspetta di vedere il Napoli lottare per il primato, stavolta fino in fondo. Rispetto alla passata stagione, quando gli azzurri arrivarono all'Adriatico con tanti dubbi e poche certezze dopo l'addio di Gonzalo Higuain, quest'anno la musica sembra decisamente differente. L'entusiasmo del gruppo e la condizione fisica della squadra lasciano ben sperare in vista dell'esordio del Bentegodi, con Sarri che avrà l'imbarazzo della scelta degli interpreti da mandare in campo contro l'Hellas. 

Stavolta, rispetto ad un anno fa, si ripartirà da Dries Mertens, autore della doppietta con la quale i partenopei acciuffarono un pareggio di rimonta sul campo degli abruzzesi di Oddo. Il belga è già in condizione e la sfida di ieri sera al Nizza lo ha dimostrato: la maglia da centravanti titolare oramai è sua, in un ruolo che si sposa alla perfezione sulle sue caratteristiche fisiche e tecniche, un abito cucitogli addosso che ad oggi sta strettissimo sulle spalle di un Arkadiusz Milik, il quale stenta a ritrovare serenità mentale prima ancora che condizione fisica. Ai suoi fianchi sarà difficile non vedere sia Insigne che Callejon, apparsi in crescita di condizione e pimpanti dal punto di vista atletico, nonostante la scarsa lucidità sotto porta. In mediana dovrebbe rifiatare uno dei due alfieri di Jorginho, con Allan favorito su Hamsik - che ha giocato un'ora - a lasciare il posto ad uno tra Zielinski e Rog, con il polacco in netta crescita. 

Potrebbe infine essere confermata in blocco anche la difesa, con Reina inoperoso durante la sfida contro il Nizza che guiderà il reparto formato da Hysaj - uscito malconcio dalla gara di ieri - e Ghoulam sulle corsie laterali e, verosimilmente, da Albiol e Koulibaly centralmente. Difficile infatti vedere sia Chiriches che Maksimovic al posto di uno dei due titolarissimi. Gli allenamenti di oggi e domani daranno ulteriori informazioni riguardo l'undici che scenderà in campo sabato sera al Bentegodi, ma la sensazione è quella che Sarri difficilmente stravolgerà l'undici visto qualche ora fa a Fuorigrotta e punterà ancora sulle sue certezze per provare a partire subito con le marce alte e non perdere terreno prezioso nella corsa al campionato.