"Sono stati due test importanti contro due squadre di valore. Volevamo chiudere questo torneo con buone prestazioni e ci siamo riusciti. Abbiamo messo altra benzina nelle gambe per arrivare al preliminare nel miglior modo possibile". E' un Christian Maggio visibilmente soddisfatto quello che ai microfoni di Tv Luna ha parlato delle sfide recentemente giocate dal suo Napoli nella Audi Cup. La sconfitta contro l'Atletico Madrid e la vittoria sul Bayern Monaco infondono enorme fiducia ai partenopei in vista del preliminare di Champions League, primo appuntamento di assoluta importanza della stagione dei campani.
Riguardo l'atteggiamento della squadra spagnola, il terzino vicentino parla così: "Le squadre che giocano per qualcosa d'importante vogliono sempre vincere. La loro squadra rispecchia l'allenatore, Simeone, sempre molto carico. Non mi aspettavo quell'atteggiamento ma ci può stare. Ripeto, l'importante era giocare alla pari e ci siamo riusciti". Ed invece, sugli aspetti migliori visti all'Allianz Arena: "Non abbiamo cambiato modo di giocare. Anche col Bayern abbiamo creato tante occasioni con la nostra filosofia e bisogna continuare così, senza mollare, ovviamente non sarà facile perché le competizioni saranno sempre più difficili. Sono convinto che quest'anno possiamo toglierci qualche soddisfazione".
Napoli che è uscito ancora una volta dal terreno di gioco tra gli applausi, complimenti che non condizionano affatto la squadra: "Riceverli è sempre bello ma è vero, a volte possono creare nervosismo e tensione ma non deve succedere. Noi dobbiamo continuare per la nostra strada perché siamo reduci da due anni di grandi aspettative. Ora i tifosi si aspettano qualcosa di importante, siamo sereni, lavoriamo e speriamo già quest'anno e in futuro di poter dire la nostra". Infine, sul minutaggio e sulla possibilità di convincere Sarri a puntare più spesso su di lui, la chiosa: "Ho 35 anni, chi mi conosce sa cosa posso dare. Cerco di lavorare tutti i giorni per mettere in difficoltà l'allenatore, poi è ovvio sarà sempre lui a decidere. L'importante è che quelle poche volte che gioco sudo la maglia e do sempre il massimo. Inizia ora il decimo anno in azzurro, è un grande onore".