L'uomo Cragno, così come è stato ribattezzato simpaticamente dai tifosi del Benevento, potrebbe essere il futuro tra i pali del Napoli di Aurelio De Laurentiis. Profilo giusto, giovane, italiano e di assoluto valore. Una stagione da protagonista a Benevento, culminata con la promozione storica, prima di rientrare alla base in Sardegna, a Cagliari - prima tappa in Polonia con l'Under 21 per gli Europei di categoria alle spalle di Donnarumma - con i sardi che sebbene abbiano l'intenzione di puntare su di lui per l'anno venturo, potrebbero lasciarlo partire davanti all'offerta giusta.
Cinque milioni di motivi per vacillare, più l'inserimento nella trattativa di Luigi Sepe: questa la prima offerta partenopea, abbozzata ai tempi di Capozucca, da aggiornare e rivedere adesso che il valore del numero uno nativo di Firenze. Proposta che il Cagliari, adesso che il DS è cambiato, dovrà valutare nuovamente, prima di rispondere a Giuntoli e soci che hanno individuato nel classe '94 toscano il nome giusto per il futuro. "Alle big è difficile dire no, ma nel mio ruolo serve continuità. Per crescere e migliorare ho bisogno di giocare" ha commentato ieri il protagonista della scalata degli stregoni alla Serie A, lasciando presagire delle novità a breve riguardo il suo futuro. L'idea del Napoli, qualora riuscisse a scalfire le certezze dei sardi, potrebbe essere quella di affiancarlo per una stagione a Pepe Reina, ma anche di lasciarlo in prestito, per un altro anno, a Benevento, creando quella sinergia con i campani neo-promossi che il patron Vigorito tanto auspica.
Difficile che il giovane Alessio rappresenti già dalla prossima stagione il presente del Napoli, chiaramente intenzionato ad affidarsi ad un portiere di carisma ed esperienza per tentare la scalata allo Scudetto: Reina, o chi per lui, davanti a tutti, con Cragno che potrebbe imparare dallo spagnolo prendendo confidenza con l'ambiente partenopeo e con le ambizioni di vetta del sodalizio campano. Nel frattempo, tuttavia, il prestito consentirebbe al fiorentino di farsi le ossa anche nella massima serie, acquisendo ulteriore fiducia nei propri enormi mezzi e facendo il callo alla massima serie. Soluzione possibile, tutt'altro che da scartare, sebbene sia soltanto la punta di un iceberg che per ora sembra ancora molto solido e granitico. Il futuro di Cragno, però, sembra tingersi sempre più d'azzurro.