Lunedi il Pescara giocherà la sua ultima partita casalinga di questo campionato. All'Adriatico arriva il Palermo che, al pari dei biancazzurri, giocherà in Serie B l'anno prossimo. Zeman ci tiene a chiudere questo campionato con una vittoria davanti al proprio pubblico e ieri, nell'amichevole contro l'Unicusano Fondi, ha ricevuto buone risposte da parte di alcuni giocatori. I biancazzurri, infatti, hanno battuto per 4-1 gli ospiti grazie ai gol di Muric, Caprari, Campagnaro e Gilardino che dunque si candida a vestire la maglia titolare dopo il rientro in campo nella sfida contro il Bologna persa 3-1.

L'undici schierato da Zeman per l'amichevole ha visto Bizzarri in porta, nel solito 4-3-3, con Zampano e Milicevic terzini e la coppia Coda-Fornasier al centro. A centrocampo Coulibaly in cabina di regia con Muntari e Verre mezze ali, mentre davanti il tridente è stato formato da Muric, Cerri e Mitrita. Hanno svolto, invece, lavoro differenziato, alcuni titolari come Fiorillo, Crescenzi, Bahebeck e Benali, anche se il Libico ha praticamente finito la stagione in anticipo visto che il ricorso del Pescara è stato respinto. Il classe 93' era stato espulso contro il Crotone per aver protestato in maniera veemente contro il direttore di gara ed era stato sanzionato con 3 giornate di squalifica.

Al termine dell'amichevole ha parlato il presidente del Delfino Daniele Sebastiani, ai microfoni di Rete 8: "Non ci sono scuse che tengano. Dobbiamo farci un bagno d'umiltà, ripartire e riprenderci quello che abbiamo lasciato quest'anno. Io responsabile? Sono il presidente, quindi sono responsabile sia quando si vince che quando si perde. Io sono il padre, quando un figlio sbaglia è sempre colpa del padre. Non vanno mai bene, abbiamo tanti giocatori bravi. Questa squadra se dovesse ripartire così sarebbe già un'ottima squadra, dipenderà poi dal mercato. Abbiamo la sfortuna-fortuna di partire con un po' di anticipo e cercheremo di non farci trovare spiazzati andando a trovare quei giocatori già indicati dall'allenatore, senza incappare in brutte sorprese".