E' il 1969 quando a Cinisi, città in provincia di Palermo, un giovane cecoslovacco di ventidue anni muove i suoi primi passi nel mondo del calcio ma non come calciatore, da allenatore. Il giovane in questione oggi compie settanta primavere e, quarantotto anni dopo, è ancora su quella panchina, con qualche ruga in più a solcare il viso che ne ha viste tante, ma la stessa voglia di un tempo. La voglia di insegnare calcio ai giovani, a chi vuole credere ancora in qualcosa che si avvicini ad un sogno con l'immancabile sigaretta, una compagna imprescindibile nella vita del boemo, di Zdenek Zeman. 

Quasi mezzo secolo in panchina, dalle giovanili del Palermo fino all'avventura con Roma e Lazio, passando per il meraviglioso Foggia dei primi anni 90' fino al magico Pescara di Insigne, Immobile e Verratti. Una vita dedicata al calcio, un personaggio che può essere amato o odiato e non ci sono vie di mezzo che tengano, così come il suo modulo che da sempre appassiona gli amanti del calcio come sinonimo di spettacolo: 4-3-3, l'ossessione di attaccare sempre e comunque, indipendentemente dal punteggio e dall'avversario. Le battaglie contro il malcostume del calcio lo hanno portato ad essere un personaggio anche fuori dal campo, con i suoi immancabili ritmi e il pacchetto di Marlboro sempre accanto, come fosse un portafortuna.

Quello di oggi, però, è un compleanno amaro per "Sdengo" visto che il suo Pescara è già retrocesso, il suo arrivo ha portato solo una vittoria e due pareggi. Troppo poco per una squadra che sta stracciando tutti i record negativi in Italia e non solo. Ecco perché la mente del boemo è già proiettata all'anno prossimo in cui bisognerà ripartite da zero secondo le sue scelte. L’allenatore ha un contratto fino a giugno 2018 e già in tasca un foglio, abbastanza lungo, con oltre cinquanta nomi da osservare nei campi della Penisola e non. Un primo acquisto è stato già fatto e si tratta del capocannoniere del Girone B di Lega Pro, Leonardo Mancuso che ha messo a segno 22 reti con la maglia della Samb.

Altri arriveranno a cominciare da Perrotta, ventitreenne difensore in forza all'Avellino ma anche Nicastro, attaccante del Perugia, Pigliacelli, il portiere spericolato del Trapani, Selasi Polidori che militano rispettivamente nel Novara e nell'Arezzo. Sono solo i primi nomi per sperare nella Zemanlandia bis. Resterà anche qualche protagonista di questa stagione da dimenticare: Fiorillo, Fornasier, Bovo, Coda, Vitturini, Crescenzi, Coulibaly, Bruno e Memushaj. Da valutare, in base alle richieste che arriveranno, Brugman, Benali, Zampano, Biraghi, mentre partirà Caprari.