A 270 minuti dal termine della stagione, sono solo due le lotte che lasciano ancora un minimo di pathos intorno ad un campionato che, a dire il vero, quest'anno ha riservato davvero pochissime emozioni. La prima è quella relativa allo scontro fra Genoa, Crotone ed Empoli per evitare la retrocessione, diventata improvvisamente una gara a chi fa più punti e non a chi ne totalizza meno (come invece era stata per 33 giornate), la seconda quella associata allo scontro fra Roma e Napoli per accaparrarsi il secondo posto e quindi evitare l'ultimo preliminare di una squadra italiana, nella speranza di non perdere ulteriori posizioni nel ranking, prima dello stravolgimento del format della Champions League, che dall'anno prossimo prevede la qualificazione diretta di quattro squadre per tutti i maggiori campionati europei.  

Il calendario sembra essere leggermente dalla parte del Napoli, ma la sensazione è che il tutto si deciderà nella prossima giornata, a valle della scontro fra il Torino ed il Napoli e, soprattutto, fra la Roma e la Juventus allo stadio Olimpico, con i bianconeri in odore di scudetto (basterebbe un pareggio), ma probabilmente costretti a far rifiatare più di qualche uomo chiave in vista della finale di Coppa Italia di mercoledì 17 Maggio, in programma sempre all'Olimpico contro la Lazio. Le probabilità di successo dei giallorossi sono quindi abbastanza elevate (senza contare poi le possibilità, trascurate al momento dal 95% dei tifosi e dell'opinione pubblica, che il Napoli non faccia bottino pieno nelle partite rimanenti) e ciò costringerebbe il Napoli ad accontentarsi del terzo posto in classifica, salvo clamorosi ribaltoni nelle ultime due giornate. Un terzo posto che significa quindi preliminari.

Tantissimi tifosi ed addetti ai lavori si stanno esprimendo in queste ore in merito alla questione, trattandola (quasi tutti) come un evento nefasto e/o un fallimento stagionale. Che poi, alcuni di quelli che parlando di un eventuale terzo posto come di un fallimento, siano gli stessi che davano il Napoli quinto/sesto ad inizio stagione, è un altro discorso. In particolare è tanto lo scoramento di fronte all'eventualità di trovarsi di fronte una big europea, di anticipare il ritiro e, soprattutto, di assistere ad una campagna acquisti misera senza la sicurezza degli introiti derivanti dalla maggiore manifestazione continentale. Tutte paure condivisibili, di certo. Ma, mai come quest'anno, ampiamente contestabili.

In primis, quest'anno il sistema di sorteggio in fase di designazione dell'avversaria (eventuale, certo) del Napoli è cambiato: non ci sarà più un sorteggio a parte fra le vincitrici dei campionati "minori" (Ucraina, Bosnia, Cipro ecc.) e le seconde/terze/quarte classificate degli altri campionati, ma si procederà a dividere tutte le squadre in due fasce in base al ranking, col Napoli sicuro di essere in prima fascia grazie alle cinque partecipazioni in Europa negli ultimi cinque anni. Ad oggi, quindi, con un po' di fantasia, guardando le classifiche dei vari campionati, si può intuire quali potrebbero essere le avversarie degli azzurri: PAOK, Viktoria Plzen, Istanbul Basaksehir, Nizza, Hoffenheim, Sporting Lisbona e poche altre insidie. Insomma, tutte squadre ampiamente alla portata del gruppo guidato da Maurizio Sarri

Anche la paura di un ritiro troppo anticipato, con una squadra che conseguentemente "scoppia" nella fase clou della stagione è abbastanza infondata, in primis per la grandissima esperienza ed affidabilità dello staff medico/preparatori atletici del Napoli, sia, soprattutto, se si dà un'occhiata al calendario della prossima stagione, con il preliminare di Champions a cavallo fra le prime due giornate e, quindi, con un inizio di stagione anticipato di soli 4-5 giorni. In una stagione in cui non ci sono neanche manifestazioni intercontinentali come Mondiali, Europei o altre. Troppo affrettato quindi parlare di una preparazione atletica completamente stravolta (senz'altro diversa, ma non profondamente). Tra l'altro, solo per scopi riflessivi, si potrebbe far anche notare che quello stesso Monaco oggi in semi-finale di Champions e praticamente Campione di Francia, ha iniziato la stagione il 20 Luglio, partendo dal secondo turno preliminare.

Infine, la paura più grande: i mancati investimenti. Sicuramente su quest'ultima influisce negativamente il ricordo di quanto successo nell'estate del 2014, con il Napoli eliminato dall'Athletic Bilbao, dopo un mercato fatto solo di promesse ed assenteismo  (i colpi di quell'anno sono stati David Lopez e De Guzman, giusto per ricordare). La sensazione però è che quest'anno la situazione dovrebbe essere leggermente diversa, sia perché il Napoli può contare su un tesoretto di circa 50 milioni di euro derivanti dal pagamento della seconda parte della clausola di Gonzalo Higuain più i 5 di surplus ottenuti a valle dell'operazione Gabbiadini-Pavoletti (soldi a cui, va detto, dovrebbero essere scalati una 20ina di milioni per i pagamenti rateizzati di alcuni calciatori), sia perché De Laurentiis, probabilmente, non commetterà due volte lo stesso errore, e per assicurarsi i 60/70 milioni derivanti dalla partecipazione alla Champions deciderà di investire preliminarmente una certa quantità dei probabili ricavi per rinforzare ulteriormente l'organico. Il tutto in un momento in cui il Napoli sta rinnovando diversi contratti importanti (dopo Insigne dovrebbe essere il turno di Mertens): un segnale non da poco. La sensazione è quindi quella di un De Laurentiis che piazzerà almeno un colpo prima dei preliminari, per poi completare la rosa con 1/2 innesti negli ultimi 15 giorni di Agosto. 

I tifosi del Napoli farebbero quindi bene a dormire sonni tranquilli in qualsiasi evenienza: il Napoli c'è e si farà trovare pronto in qualsiasi caso, iniziare la stagione il 16 o il 20 Agosto non farà la differenza.