Da due giorni il Pescara è matematicamente in Serie B con cinque giornate d'anticipo. La sconfitta contro la Roma, infatti, ha sancito il verdetto che comunque era nell'aria. Gli abruzzesi stanno disputando la loro peggiore stagione nella massima Serie e non c'è attenuante che tenga quando a parlare sono i numeri: 14 punti, 2 vittorie (di cui una a tavolino), trentadue reti fatte e ben settantaquattro subite, tanto che solo l'Osasuna, in Spagna, è riuscito a fare peggio. Una stagione, dunque, che si sta chiudendo nella maniera più brutta dopo un inizio che aveva fatto sperare tutti i tifosi ed anche gli addetti ai lavori ma, con il tempo, le lacune si sono ingigantite e la squadra è finita per caderci dentro senza via di uscita.
I quattordici punti in classifica sono l'emblema di una squadra che non è stata costruita a dovere sin dalle prime battute del calciomercato estivo, con una campagna acquisti da Serie cadetta, con la mancanza di una vera e propria punta, senza contare, poi, l'inefficienza del reparto difensivo. Tutti colpevoli in questa stagione che è stata addirittura peggio di quella di quattro anni fa, conclusa sempre all'ultimo posto ma con 22 punti mentre, in questa stagione, la squadra è molto vicina a battere il record minimo di punti nella storia della Serie A appartenente al Treviso (21). Nelle ultime cinque partite gli uomini di Zeman affronteranno Cagliari, Bologna e Fiorentina fuori casa, mentre tra le mura amiche giocheranno contro Palermo e Crotone. L'obiettivo? Evitare per l'ennesima volta l'ultimo posto e ripartire.
Già, ripartire perché bisogna subito programmare la prossima stagione ed in Serie B non è mai facile ma la società, questa volta, dovrà essere brava a gestire il budget a disposizione. Infatti, dall'anno scorso, il paracadute è di 60 milioni di euro, soldi che vengono cosi ripartiti: 25 milioni per i club che militano in Serie A da tre anni, 15 per quelli che sono presenti da due anni mentre ne spettano 10 a chi partecipa alla massima serie da un sola stagione, il Pescara appunto. Bisognerà programmare la stagione con dieci milioni ed è un buon capitale visto che molti giocatori con contratti onerosi andranno, con tutta probabilità, via come Muntari, Bizzarri, Gilardino, Caprari, Bahebeck e Verre mentre c'è il dubbio Campagnaro che, nelle scorse settimane, ha manifestato la sua voglia di restare anche in Serie B come l'anno passato.
Inoltre, la squadra ha già piazzato due acquisti che rispondono ai nomi di Mancuso (Sambenedettese) e Proietti (Bassano), i quali arriveranno a parametro zero e si uniranno ai diciassette giocatori che hanno il contratto anche per la prossima stagione, ma alcuni saranno ugualmente ceduti. Sarà un lunga estate in casa Pescara perché al ritiro saranno presenti altre ventisei pedine che il club biancazzurro ha girato in prestito quest'anno ma, alla maggior parte di loro, dovrà essere trovata un'altra sistemazione nei club delle serie inferiori. La stagione in corso si sta per concludere nella maniera peggiore ed il Pescara guarda già al futuro per dimenticare in fretta il recente passato.