Il posticipo della trentatreesima giornata di Serie A metterà di fronte Pescara e Roma, una partita non banale per Gianluca Caprari che è cresciuto calcisticamente con i giallorossi e che quest'anno giocherà la sua ultima stagione in biancazzurro per passare all'Inter che lo ha acquistato nella sessione estiva di questo mercato. La storia tra Caprari e la Roma non si è chiusa in maniera idilliaca come spiega proprio il giocatore: "Sono arrivato alla Roma all’età di 10 anni e lì ho fatto tutta la trafila con le giovanili. Fin quando il club non ha preso le sue decisioni e le nostre strade si sono divise. Sedotto e abbandonato? Abbandonato sì. Ma è storia passata. Oggi appartengo ad un’altra squadra e sono felice così".
Il fantasista del Pescara prosegue dicendo che: "Spero di far gol anche lunedì sera. Con i giallorossi la storia è finita, sono un giocatore dell’Inter. Totti? Ha dimostrato tutto il suo valore e ancora oggi continua a farlo. Gli bastano dieci minuti per far vedere cosa sa fare. E fuori dal campo è una persona eccezionale". Il Pescara si avvicina alla retrocessione, Caprari (nonostante le sue otto reti) prova a fare un bilancio: "Purtroppo le cose sono andate come sappiamo. Eravamo partiti bene, nelle prime sei-sette partite avevamo fatto vedere cose interessanti. Poi ci sono mancati dei punti in alcuni match chiave. Adesso però dobbiamo pensare a salvare l’onore. Con Milan, Empoli e anche con la Juventus abbiamo dimostrato di essere ancora sul pezzo e questo dev’essere lo spirito da portare avanti fino a fine stagione, per regalare qualche soddisfazione ai nostri tifosi. Siamo un gruppo giovane che ha accusato, forse troppo, i momenti negativi".
L'anno prossimo inizierà il ritiro con l'Inter e ha tutta la voglia di dimostrare il suo valore: "Mi auguro di avere la maturità giusta per giocarci. Non vorrei commettere lo stesso errore fatto quattro anni fa, quando tornai a Roma convinto di poter giocare e invece così non fu. Il mio obiettivo è quello di giocare, crescere e migliorare. Se lo potrò fare con la maglia dell’Inter sarò la persona più felice del mondo". Parole, infine, anche per Zeman ed Oddo che sono stati i suoi due maestri sotto ogni punto di vista: "Non nascondo il mio dispiacere. Qui ho vissuto sei anni bellissimi, fatti di emozioni, che porterò sempre con me. Speravo di andar via in maniera diversa, questo sì. Vi lascio Zeman, lui è una garanzia per ripartire. Oddo appena è arrivato ho capito subito che mi voleva bene. Mi ha dato diverse opportunità in campo e tanta considerazione fuori. Devo ringraziarlo".