Sembrano passati anni da quando il Genoa del primo Juric faceva cadere a Marassi la Juventus di Massimiliano Allegri. Senza dubbio il momento più esaltante di una stagione che per il resto non ha regalato grandi luci. Anzi, le ombre sul rapporto fra tifosi e Preziosi si sono allungate, Juric è stato esonerato e poi richiamato e anche la squadra ha vissuto una pericolosa involuzione, compreso il Cholito Simeone.
Ad un girone di distanza la trasferta contro i bianconeri reduci dalla grande doppia sfida contro il Barcellona sembra ancora più ostica per Simeone e compagni. Parlando al sito ufficiale del club rossoblu l'attaccante argentino ha spiegato come la gara di Marassi contro i bianconeri lo abbia aiutato a crescere: "Fu una giornata magica la gara di andata. Quel giorno imparai una cosa molto importante: ad avere più fiducia in me stesso. A credere che tutto può diventare possibile, se hai la forza di crederci e di cercare la tua strada. Fissare con lo sguardo una fiamma è un esercizio che eseguo per allenare la concentrazione e mantenerla il più a lungo possibile. Me lo ha insegnato Rincon. Con me funziona.
Media gol rispetto alle conclusioni migliore di Higuain e Dzeko? E’ un onore essere davanti a loro, però basta intendersi. Da campioni così ho tutto da imparare e li ammiro per le loro straordinarie qualità. Grazie ai consigli del mister, e all’aiuto dei compagni, so di avere molti margini di miglioramento." Per Simeone l'obiettivo per questo ultimo scorcio di campionato non può che essere quello di provare ad arricchire il proprio bottino personale di reti, già importante per un ragazzo al primo anno in Serie A. Il futuro poi è tutto da decifrare per lui. Le pretendenti non dovrebbero mancare, ma la sua permanenza o meno a Genova potrebbe dipendere anche da un eventuale cambio di proprietà.