Continuano le polemiche sulla partita tra Parma e Ancona di domenica scorsa terminata 0-2 per i marchigiani che ha fatto registrare un boom anomalo di scommesse vinte in una frazione di Pozzuoli, Monterusciello. Ieri erano intervenuti sul tema, prima il titolare del centro scommesse che ha registrato le vincite record, Dario Lubrano, poi gli stessi giocatori del Parma con capitan Lucarelli che ha tuonato contro tutti in conferenza stampa.
Il capitano dei parmensi ha chiesto di fare nomi e cognomi a chi ha lanciato queste illazioni, ma ora non ci sono più solo i "fenomeni da tastiera e con la penna" a parlare di quella partita, bensì anche la Procura di Napoli. Gli inquirenti infatti si apprestano ad aprire un fascicolo d'indagine ufficiale sulla vicenda ed è in attesa di una prima informativa dei carabinieri. L'attenzione degli investigatori è incentrata su un possibile filotto di collegamenti tra Napoli, Ancona e Parma, provando ad accertare se ci sia anche la mano di gruppi organizzati in questa presunta combine.
Intanto dal club emiliano giungono le parole dell'amministratore delegato Luca Carra: "Siamo sicuri di non aver nulla da nascondere, anzi, siamo ben felici che le indagini vadano avanti e venga dimostrato che non c'è assolutamente nulla. Noi, per ora, non siamo stati interpellati dagli inquirenti". L'Ad del Parma ha poi aggiunto: "Per come funziona di prassi se ci sono anomalie nei flussi, viene segnalato alla Procura che fa le sue indagini e noi siamo i primi a voler sapere se è successo qualcosa e che cosa. Allo stesso tempo - continua Carra - non ci piace essere presi in mezzo e quindi sicuramente ci tuteleremo nelle sedi opportune. E' assolutamente nel nostro interesse che si vada a fondo nelle indagini".
Inevitabilmente ne ha parlato anche Roberto D'Aversa, allenatore del Parma, che in conferenza stampa ha dovuto fronteggiare le domande sulla questione: "Pensiamo al bene del Parma. Credo che qualcuno non voglia il bene del Parma, ma questo non deve distoglierci dal nostro obiettivo. Sappiamo il valore della nostra società".