Momento difficile e delicato della stagione dell'Empoli. La squadra toscana è reduce dal pareggio casalingo con il Pescara che ha interrotto la striscia di sette sconfitte consecutive ma che ha denotato le enormi difficoltà dell'Empoli.
Ha parlato alla stampa locale il Presidente Fabrizio Corsi, facendo un mea culpa per gli errori fatti quest'anno ma invitando il popolo azzurro a restare unito per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza.
"Avevamo messo in conto che ci sarebbero state delle situazioni di difficoltà e sapevamo che la stagione sarebbe stata ancora più dura se avessimo perso giocatori fondamentali. Per questo in estate abbiamo fatto delle scelte difficili rinunciando a vendere alcuni nostri elementi preziosi e rinunciando anche a diversi soldi, con il senno di poi è chiaro che sono stati fatti degli errori di valutazione. La realtà è che noi per salvarci dobbiamo stringere i denti fino in fondo e magari uno degli errori, commesso anche da parte nostra, può essere stato quello di aver dato adito a pensare in maniera diversa".
Corsi rimarca l'importanza dell'ambiente che mai come in questo momento deve essere compatto verso un unico obiettivo: "Vogliamo salvarci, questo conta, e per farlo abbiamo bisogno anche dell’ambiente che è sempre stato fondamentale per i risultati della squadra. La gente ha sempre avuto un approccio positivo e la compattezza ci ha salvato nei momenti di grande difficoltà. Avvertiamo un momento particolare anche da questo punto di vista, sentire fischi durante la partita trasforma questa forza in una situazione negativa, credo che da questo punto di vista si sia persa la misura, sono atteggiamenti questi in cui non riconosco i nostri tifosi, capendo sicuramente l’amarezza e la delusione ma bisogna sempre avere un limite e capire che certi comportamenti sono soltanto deleteri".
Infine il patron toscano spiega i motivi che hanno portato l'Empoli a disputare un campionato di sofferenza e a fare così pochi punti: "Che la squadra abbia dei limiti è innegabile, ma non penso sia il caso di fare cambiamenti in questo momento. Magari inconsciamente abbiamo subito il fatto di sentirci ripetere troppe volte che eravamo già salvi, aggiungo anche che qualcosa ci ha tolto l’infortunio di Mchedlidze. Il nostro più grande nemico è la paura, per questo voglio ribadire con forza che è fondamentale ritrovare l’ambiente Empoli, se riusciamo in questo sono certo che torneremo ad avere determinate convinzioni che abbiamo smarrito per strada.”