Sesta vittoria di fila, in trasferta, per il Napoli di Maurizio Sarri, che travolge la Lazio di Simone Inzaghi a domicilio, all'Olimpico, bissando a distanza di un mese e mezzo la vittoria contro la Roma sempre ottenuta nel catino romano. Gli azzurri si confermano la migliore squadra d'Italia in trasferta, ma soprattutto rispondono prontamente alla vittoria di Bologna della Roma, confermandosi a quattro lunghezze di distacco dai giallorossi e staccando, forse definitivamente, i biancocelesti, dalla corsa al terzo posto. 

Nel ventre dell'Olimpico, il tecnico azzurro ha commentato a caldo quanto accaduto sul manto erboso, intervenendo a Sky Sport nel post gara: "Oggi il canovaccio della partita era molto simile alle partite che facciamo in casa. Ci aspettavano bassi e cercavano di ripartire sulle riconquiste della sfera. Abbiamo fatto una partita di grande livello. Che potessimo far bene, con questi ragazzi che stanno scendendo in campo, era prevedibile, però stiamo facendo davvero molto bene ed abbiamo anche altri giocatori, come Milik ad esempio, che possono darci anche altre caratteristiche nella prossima stagione. Avevamo bisogno di fare punti ed il ragazzo non è mai riuscito a trovare condizione e continuità".

Successivamente, l'allenatore toscano risponde così all'atavica questione del bel-gioco contrapposto al pragmatismo da vittoria: "Non credo a queste cose, dove è scritto che giocando male si facciano più punti? Noi abbiamo sicuramente un modo di giocare che se perdiamo il controllo della gara rischiamo di prendere gol. Non so se sia un aspetto mentale o sia dovuto alla mancanza di grandi interditori in mediana. Sono convinto che se giocassimo peggio avremmo molto meno punti di quelli che abbiamo”.

Infine, la domanda di rito che riguarda gli aspetti da migliorare della sua squadra per fare il definitivo salto di qualità: "Noi stiamo facendo un percorso, abbiamo preso tanti giovani, abbiamo provato di dare una forte identità alla squadra, forse poco versatile, ma l'abbiamo. Abbiamo determinate certezze che portano discreti punti. Forse dal punto di vista mentale, un pizzico di personalità, di cattiveria in più. Dal punto di vista pragmatico dobbiamo prendere qualche gol in meno, anche se vorrei continuare ad esprimere questo calcio, altrimenti m'annoio e non trasmetto emozioni alla squadra". 

Al termine della gara, anche il commento di Pepe Reina, che ha così analizzato la corsa al secondo posto: “In questo momento la nostra realtà è lottare per il secondo posto e la dobbiamo accettare. Siamo in crescita, stiamo facendo meglio rispetto allo scorso anno. La rosa è più ampia ed abbiamo giocatori giovani che ci garantiscono un grande futuro. Sono fiducioso per il futuro, anche se non abbiamo vinto trofei la crescita della squadra sta andando avanti”.