Una morsa a tinte biancoazzurre e giallorosse: quattro punti di ritardo dalla Roma, altrettanti di vantaggio sulla Lazio che insegue, sorniona, in attesa di un passo falso del Napoli di Maurizio Sarri. Il pareggio di domenica scorsa contro la Juventus ha permesso alle due squadre della Capitale di guadagnare due lunghezze dalla corsa ai rispettivi obiettivi, costringendo adesso i partenopei ad uno snodo cruciale per il prosieguo della stagione. La trasferta dell'Olimpico, la seconda nell'ultimo mese e mezzo, assume importanza capitale per Hamsik e compagni, costretti a non perdere terreno - e quindi uscire indenni dal catino romano - da chi insegue e provare, contestualmente, ad accorciare da chi prova a scappare.
La Champions League nel mirino, per Lazio e Napoli, che si sfidano in un bellissimo testa a testa davanti al pubblico festante laziale, ebbro di gioia per la qualificazione, nonostante la sconfitta per 3-2 del derby di ritorno, alla finale di Coppa Italia. Non solo. Il pareggio dell'Atalanta obbliga Inzaghi ed i suoi a non frenare, per allungare il passo da chi rincorre, alle spalle, per garantirsi quantomeno la certezza di un preziosissimo quarto posto, risultato comunque inatteso ai nastri di partenza della stagione. Qualche defezione di troppo: il derby dà, ma toglie anche energie, vitali, per il campionato. La Lazio prova a fare il callo con gli impegni infrasettimanali, in vista di ciò che presumibilmente accadrà nella prossima annata: De Vrij ne paga le conseguenze, così come Biglia, mentre Immobile ed altri nonostante gli acciacchi dovrebbero essere della contesa.
Maggiormente abituato a questi ritmi è invece il Napoli di Sarri, reduce dal pareggio e dalla vittoria, vana, contro la Juventus, che ha tuttavia infuso serenità e consapevolezza al gruppo. A spingere l'onda azzurra, inoltre, i numeri che la squadra partenopea ha confezionato fuori casa, lontano dal San Paolo, dove paradossalmente fa meno fatica: già, il Napoli è la migliore squadra del lotto di A fuori casa, con trenta punti collezionati a fronte dei ventinove dei cinque - quasi sei - volte campioni d'Italia. Cinque, come le vittorie di fila dei campani, che provano ad infilare la sesta nell'intento di proseguire il cammino verso il secondo posto, obiettivo ultimo stagionale.
Le ultime dai campi.
Tanti i problemi a cui deve far fronte Simone Inzaghi, alle prese con i fastidi muscolari che sicuramente terranno fuori dai giochi sia De Vrij che Lulic e probabilmente Biglia, affaticato dopo il derby di martedì sera. Wallace prende il posto dell'olandese al centro della difesa, con Bastos e Radu ai suoi lati. Basta e Lukaku sulle corsie laterali, mentre Parolo e Murgia saranno i centrali di mediana, con Milinkovic tra le linee. Uno tra Felipe Anderson e Keita, invece, alle spalle di Immobile, che ha recuperato sebbene non sia al top della forma.
Nessun problema di formazione per Sarri, che dovrà soltanto attendere risposte riguardo le sue condizioni da Pepe Reina: se lo spagnolo dovesse alzare bandiera bianca, pronto Rafael al suo posto, così come contro la Juventus. Confermato il pacchetto arretrato con Albiol e Koulibaly affiancati da Hysaj e Ghoulam. Allan barometro di mediana, con Jorginho regista ed Hamsik a fare da raccordo tra i reparti di centrocampo ed attacco. Mertens torna titolare dopo la parentesi di Coppa, con Insigne e Callejon ai suoi lati.
Le probabili formazioni.
Lazio (3-4-2-1): Strakosha; Bastos, Wallace, Radu; Basta, Parolo, Murgia, Lukaku; Felipe Anderson, Milinkovic; Immobile. All: Inzaghi.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorghino, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All: Sarri.