Dopo le recenti fatiche in Coppa Italia, con fortune alterne per le due squadre, seppur con lo stesso punteggio alla fine dei 90 minuti, la Lazio ed il Napoli si ritrovano domani sera allo stadio Olimpico di Roma, nella sfida che chiuderà il trentunesimo turno del campionato.
La Lazio di Simone Inzaghi arriverà alla sfida con il morale a mille, reduce dalla "dolce" sconfitta per 3-2 contro i cugini della Roma, risultato che ha comunque garantito l'accesso della compagine biancoceleste alla finale di Coppa Italia, da disputarsi contro la pluri-titolata Juventus, vincitrice delle ultime due edizioni, che si è garantita l'accesso alla finale estromettendone proprio il Napoli di Maurizio Sarri al termine di una partita al cardiopalma.
Le ultime notizie in casa biancoceleste non sono però molto incoraggianti, dato che sia Biglia che De Vrij dovrebbero essere costretti a dare forfait. Inzaghi sembra quindi orientato a schierare un abbottonato 3-5-1-1 sfruttando al massimo le caratteristiche degli interpreti a sua disposizione. In porta l'ormai solito Strakosha, stante l'indisponibilità sino a fine stagione di Marchetti, reduce da qualche errore di troppo ma comunque in completa fiducia. Il terzetto difensivo dovrebbe essere composto da Bastos, al rientro dal primo minuto, Hoedt e Radu.
Proprio l'assetto tattico e la difesa laziale potrebbero rappresentare la chiave tattica del match: la Lazio ha dimostrato più volte in campionato la sua attitudine a chiudersi a riccio per poi ripartire con le sue ali letali ed un Ciro Immobile in stato di grazia, per concludere poi a rete al termine di quella che in America viene chiamata "azione da fastbreak", cioè un'azione veloce a seguito di riconquista del pallone. Azioni che il Napoli più volta ha dimostrato di soffrire tremendamente. Una difesa così arcigna è però anche facilmente attaccabile in velocità, l'arma preferita del Napoli di Maurizio Sarri. Anche il centrocampo bianco-azzurro dovrebbe essere costituito di sola fisicità ed esperienza, con Basta, Parolo, Lukaku, Milinkovic-Savic (in forma strepitosa) e Lulic a schermare la linea difensiva da qualsiasi attacco sia in zona centrale, con Lukaku e Milinkovic che potrebbero sia soffrire la velocità di palleggio azzurra, sia, in fase di possesso, spazzare via i tentativi di riconquista rapida del pallone degli azzurri.
Felipe Anderson ed Immobile (anche lui leggermente affaticato) le ultime due pedine che dovrebbero essere scelte da Inzaghi, titolari inamovibili che stanno facendo le fortune della Lazio in questa stagione. La posizione del numero 10 brasiliano potrebbe essere un'altra chiave tattica del match, data la difficoltà più volte palesata dal Napoli a seguire calciatori che svariano su tutto il fronte d'attacco (Dybala, Gomez ecc.). Dello stato di forma di Immobile, poi, è quasi inutile discutere. Arma a sorpresa, ma non troppo, potrebbe poi essere il Keita Balde (con il passaggio ad un attacco a 3) che all'andata replicò istantaneamente al gol di Marek Hamsik fissando il punteggio sul definitivo 1-1. Pareggio che, ad oggi, potrebbe però non servire molto alla Lazio che, formazione ed atteggiamento difensivo a parte, farà di tutto per portare a casa i 3 punti.
Il Napoli arriva alla sfida dell'Olimpico con un sapore agrodolce fra le labbra, dopo le due ottime prestazioni contro la Juventus che sono però valse un solo punto in campionato e l'eliminazione della Coppa Italia. De Laurentiis e tutto l'ambiente partenopeo si sono però detti soddisfattissimi della qualità del gioco degli azzurri, e quindi il clima, nonostante risultati non esaltanti, sembra comunque essere più che sereno. Maurizio Sarri sembra essere orientato a riproporre il blocco dei titolarissimi visto già contro la Juventus al San Paolo, fatta eccezione per il ritorno di Pepe Reina tra i pali, dietro al solito quartetto difensivo (il solo Hysai rischia di essere scavalcato da Christian Maggio nelle ultime ore) formato da Hysai, Albiol, Koulibaly e Ghoulam, la linea di centrocampo vista e rivista nella scorsa stagione con Jorginho, tornato ormai con continuità sui suoi livelli, Allan, molto positivo contro la Juventus, e l'inamovibile e sempre più vicino al record storico di reti Marek Hamsik.
I soliti ballottaggi serrati non escludono però l'impiego di uno splendido Diawara in luogo di Jorginho, così come le chances di Zielinski e Rog, ad oggi, non sono affatto trascurabili. Molto dipenderà dal modo in cui Sarri vorrà contrastare il folto e massiccio centrocampo della Lazio: se la scelta dovesse ricadere su un centrocampo fisico, Diawara ed Allan potrebbero vedere le loro quotazioni salire in maniera decisiva, mentre se la scelta dovesse essere quella di provare ad aggredire la Lazio con la velocità di palleggio, Jorginho, Zielinski e Rog sarebbero delle scelte dal rendimento assicurato.
Pochi i dubbi in attacco, dove il tridente delle meraviglie composto da Callejon, Mertens ed Insigne sarà ancora una volta pronto a mettere a ferro e fuoco la difesa della Lazio, che appare molto difficile da attaccare in maniera statica, senza circolazione del pallone o con cross dal fondo, mentre potrebbe essere sicuramente più efficace attaccare tale schieramento difensivo attraverso circolazione rapida del pallone, dinamicità, occupazione degli half-spaces (settore in cui Insigne e Mertens si stanno sempre più specializzando) e verticalizzazioni improvvise. Tutte armi facilmente utilizzabili dagli undici in maglia azzurra. Tra il dire ed il fare, però, nel calcio ci sono spesso di mezzo milioni di problemi, ed alla fine solo il campo saprà dare riscontri adeguati.
Ciò che è certo è che Napoli e Lazio non possono permettersi di sbagliare questa partita se vogliono continuare a sperare nel secondo (gli azzurri) e nel terzo (i bianco-celesti) posto in classifica. La partita si preannuncia scoppiettante e ricca di spunti: non resta altro da fare che mettersi comodi e godersi lo spettacolo.