Il Genoa di Mandorlini è in una situazione molto complicata, tanto in campo quanto a livello societario. La squadra è reduce dalla tremenda mazzata casalinga presa dall'Atalanta del grande ex Gasperini, mentre il presidente Preziosi è finito pesantemente nel mirino dei tifosi più caldi del Grifone che ne hanno chiesto l'addio per rilanciare il club. Insomma, non proprio la situazione ideale. Se non altro la classifica non preoccupa più di tanto, ma serve chiudere la pratica salvezza il prima possibile.
Partendo dall'impegno contro l'Udinese di Gigi Delneri che, al contrario del Genoa, sta vivendo un buon periodo di forma. In conferenza stampa Mandorlini presenta così l'impegno di questo turno di campionato: "Ormai è la squadra di Delneri. E' una squadra fisica, forte ha qualità ed è sempre stata una squadra ricca di talenti. Come tutte le squadre in un momento positivo vogliono fare i tre punti, ma anche noi vogliamo fare risultato. Io mi metto proprio da parte. Penso che sia una partita importante per i ragazzi e la gente. Io devo solo trovare il modo per uscire da questo momento. Siamo in una situazione in cui dobbiamo portare a casa l'obiettivo, una salvezza il prima possibile." Certo la botta presa contro l'Atalanta non è stata di quelle semplici da assorbire: "Quando si perde una partita in quella maniera ci si fanno delle domande e le risposte stanno nella partita successiva."
Si passa poi al capitolo modulo e formazione, con due domande specifiche sulle condizioni di Miguel Veloso e sul ruolo di Izzo, proposto davanti alla difesa contro la squadra di Gasperini: "Quali sono le condizioni di Veloso? Sono discrete, viene con noi. Siamo contenti, poi parlerò con lui se giocare dal primo minuto o no, ma la sua esperienza. Izzo? Con l'Atalanta volevo una copertura più avanzata. Se lo ha fatto bene o male dipende da tante situazioni. Lui è un difensore ma al di là di questo l'ho visto sereno. Io l'ho chiamato, ci siamo sentiti ed è pronto. Il modulo conta relativamente, mi piacerebbe vedere alcuni giocatori. Quello che manca è il risultato, che è la medicina migliore. Gli interpreti sono importanti, ma quello che conta è lo spirito di gruppo."