La Sampdoria trionfa per la seconda volta in stagione a San Siro, e dopo aver battuto il Milan per 0-1 con il rigore di Muriel, sconfigge anche l’Inter di Pioli grazie a Schick e Quagliarella. Inter che subisce la seconda sconfitta consecutiva della stagione contro la formazione ligure, che all’andata si impose di misura a Marassi per 1-0. Con questa vittoria la Sampdoria si tiene salda al nono posto della classifica, a +3 dal ChievoVerona di Maran.
Una partita per cuori forti, una vittoria in rimonta, ottenuta con il tocco sottomisura di Schick prima, e con il rigore trasformato da Quagliarella nel finale (85’). Proprio l’uomo partita, Fabio Quagliarella, ha analizzato questo emozionante successo: “E' un risultato decisamente importante per il gruppo. Il rigore è stato pesante, a cinque minuti dalla fine e contro un portiere come Handanovic non è mai semplice. Abbiamo dimostrato di essere una squadra che cerca sempre di giocare a calcio, contro la Sampdoria non c'è niente di scontato, fino al novantesimo, e oggi l’abbiamo confermato. Per battere Handanovic dovevo essere impeccabile, alla fine l'ho tirato sotto la traversa e abbiamo conquistato due vittorie fantastiche a San Siro in questo campionato. Il nostro top player? È Giampaolo, ci fa lavorare tanto e lo seguiamo dal primo giorno. Abbiamo passato momenti duri, è da quelli che esce fuori la vera squadra".
Ai microfoni di Sky Sport successivamente ha esordito proprio il tecnico Marco Giampaolo, che elogia la sua squadra per l'atteggiamento e le attitudini mostrate, oltre a due parole sul rinnovo: "Ci godiamo queste vittorie. I ragazzi sono stati incredibili, ci credono sempre e siamo cresciuti insieme gara dopo gara. Il rinnovo? Già tutto pronto, non dovrebbero esserci sorprese. Dobbiamo rimanere concentrati perché mancano 8 partite, e le vogliamo giocare al massimo."
C'è tempo anche per soffermarsi sul capitano della sua Samp, Fabio Quagliarella, che oggi ha messo a segno il rigore vincente e che evidentemente è uno degli imprescindibili per il tecnico nato in Svizzera: "Fabio è straordinario, professionale al massimo. Ha l'entusiasmo di un ragazzino e rincorre gli avversari fino a che l'arbitro non fischia tre volte, tutti dovrebbero imparare da lui. Ci diciamo poche cose, ma ci capiamo al volo.."