"Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule ! Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid". Era il 1857 quando Charles Beaudelaire pubblicava "I fiori del male", raccolta di poesie in cui era presente anche "L'albatro", lirica da cui sono tratti i versi scritti precedentemente, riguardanti un albatro maestoso nel cielo ma di fatto goffo sulla terraferma. Un uccello imponente, identificato come re delle nuvole ma confermatosi inoffensivo, lontano parente del volatile capace di dominare i cieli con le proprie ali.
Prendendo spunto dalla poesia di Beaudelaire, potremmo paragonare la parabola discendente dell'albatro con il Genoa, squadra partita con ottimi propositi ma scivolata, giornata dopo giornata, nella palude di bassa classifica. Una discesa critica e irrefrenabile, che ha portato i grifoni a dire di fatto addio alla zona Europa, obiettivo minimo rispetto a quanto visto ad inizio stagione. Ora, con Mandorlini, la salvezza non dovrebbe essere un problema, nonostante la tendenza negativa che ha visto i rossoblu a punti per sole due volte nelle ultime cinque gare.
Tra i motivi che hanno portato alla contestazione dei tifosi ed al successivo sfogo di Preziosi, manifestazioni inevitabili dopo il periodo di crisi da cui i genoani ancora non sono usciti, sicuramente va inserita l'insufficiente sessione invernale di mercato, che ha visto le cessioni di tre punti saldi della rosa inizialmente plasmata da Juric: Ocampos, Pavoletti e Rincon, infatti, hanno lasciato il capoluogo ligure, approdando rispettivamente a Milan, Napoli e Juventus. I loro sostituti, Palladino, Taarabt, Hiljemark e Pinilla, non hanno entusiasmato, disputando gare opache e poco performanti.
Sfruttando la pausa per le nazionali, Mandorlini sta continuando a sperimentare, cercando soluzioni alternative che possano regalare ai rossoblu un finale di stagione al di sopra delle più rosee ed attuali previsioni. Optando per un inedito 3-4-3, l'ex Hellas Verona dovrebbe schierare il terzetto difensivo composto da Munoz, Burdisso e Biraschi, pronto a sostituire l'infortunato Izzo. Con Lamanna in porta, in attacco dovrebbero rivedersi Palladino e Taarabt, con il ballottaggio tra Simeone e Pinilla nel ruolo di bobmer. Sulle fasce, Lazovic e Laxalt, con Edenilson scalpitante, mentre saranno Hiljemark e Rigoni le mezz'ali affiancate a Veloso.