Ripresa degli allenamenti a ranghi ridotti per l'Empoli, orfano di ben 8 Nazionali e con qualche giocatore fuori per infortunio.

Mchedlidze si allena a parte e probabilmente andrà avanti così per tutta la settimana. L'obiettivo è quello di farlo rientrare almeno tra i convocati per il prossimo match con la Roma. Anche Tello si allena a parte ma sicuramente sarà presente all'Olimpico, mentre per Cosic bisognerà aspettare i prossimi giorni per ulteriori acertamenti.

Ha parlato sulle pagine de Il Tirreno il direttore generale dell'Empoli Marcello Carli per analizzare l'ultimo match con il Napoli e il futuro prossimo dei toscani. 

Non abbiamo fatto risultato contro il Napoli e quando perdo mi girano sempre le scatole, ma gli aspetti positivi della partita sono forse superiori a quelli negativi. Basta ricordare che siamo andati al riposo sotto di tre gol e c’era il rischio di naufragare, invece la squadra ha reagito con orgoglio e voglia di costruire un’impresa che alla fine abbiamo sfiorato".

Il dg toscano si sofferma sugli errori difensivi che sono costati cari proprio domenica scorsa: "Dietro stiamo commettendo troppi errori e troppo gravi, su questo dobbiamo migliorare e tornare a fare quello che sappiamo fare, visto che si tratta dello stesso Empoli che ha mantenuto la porta inviolata per ben 10 partite".

Soddisfazione invece per Carli gli applausi ricevuti a fine gara: "Ovviamente mi è piaciuto molto il nostro secondo tempo ma soprattutto quello che è successo al triplice fischio, con la squadra applaudita dalla maratona e da tutto lo stadio, come spesso accade. È sicuramente il punto da cui ripartire per costruire la nostra salvezza, anche perché quest’anno qualcosa è mancato anche nell’ambiente. Mi riferisco a tante battutine, veleni, cattiverie che circolano attorno all’Empoli in pratica dall’inizio dell’anno, sembra quasi che qualcuno non viva più la salvezza come un grande sogno, ed è un peccato oltre che un problema. La squadra, per come la vedo io, è come un figlio e dirigenti e ambiente sono i suoi genitori, quindi ci sono i momenti in cui è giusto brontolare ma non puoi mai smettere di voler bene a un figlio". 

Conclusione incentrata sul calendario dell'Empoli a cominciare dalla trasferta di Roma: "La compattezza che abbiamo ritrovato domenica può e deve accompagnarci fino alla fine, perché vale una bella fetta di salvezza, poi a giochi fatti penseremo a quello che ha funzionato e a quello che non ha funzionato. Dobbiamo andare a Roma per fare una partita seria, proprio come è stato serio il secondo tempo con il Napoli, per pensare al Pescara ci sarà tempo".