Il giovane di belle speranze arrivato a Napoli nell'inverno del 2014 sembrava essere cresciuto. Una stagione da assoluto protagonista al primo anno di Sarri, che sembrava aver finalmente proiettato il classe '91 in una dimensione che già si era intravista nelle prime partite in maglia azzurra. Proprio all'era Benitez risale, peraltro, il primo e ultimo gol con la casacca partenopea, nella semifinale di Coppa Italia trionfalmente conquistata contro la Roma.
Soffrire la concorrenza - Alcuni calciatori sono assolutamente stimolati dalla possibilità di doversi giocare il posto da titolare con un pari ruolo. Non è il caso di Jorginho che, dopo essere partito frequentemente nell'undici titolare anche all'inizio della stagione in corso, ha pian piano finito per perdere il controllo della mediana, a vantaggio del nuovo acquisto Diawara. Il giovane guineano, infatti, dotato di capacità fisiche e di rottura notevolmente superiori rispetto all'italo-brasiliano, è ormai diventato punto fisso del centrocampo napoletano, lasciando all'ex regista del Verona poche occasioni per mettersi in mostra.
Nell'ultima di queste, proprio all'Olimpico, contro un avversario che aveva sempre permesso a Jorginho di esprimersi su ottimi livelli, si è avuta la conferma di un'involuzione fisica e caratteriale. Prestazione senza squilli, limitandosi al passaggio scolastico e senza mai rischiare la verticalizzazione, con la conseguente sostituzione alla metà del secondo tempo. Alla luce della situazione ormai delineatasi nelle gerarchie sarriane, sembrano plausibili le voci diffusesi negli ultimi giorni su una possibile partenza al termine della stagione, con il Napoli che, in persona del ds Giuntoli, si sarebbe già mosso alla ricerca di un eventuale sostituto. In particolar modo, sotto i riflettori, sarebbe nuovamente finito il capitano dell'Ajax, Klaassen, già contattato la scorsa estate senza successo.
Se Atene piange, Sparta non ride - Se Jorginho appare ormai lontano dai radar napoletani, lo stesso dicasi per Giaccherini e Strinic. Il primo, arrivato a Napoli per portare esperienza internazionale e fungere da vice-Callejon, non è stato praticamente mai utilizzato dall'inizio - e, quando lo è stato, ha sempre segnato- limitandosi a spezzoni di partita di pochi minuti. Il terzino croato, invece, che tanto bene aveva fatto nei primi sei mesi in maglia azzurra, è ormai costantemente rilegato in panchina a vantaggio dell'algerino Ghoulam. Proprio la situazione della fascia sinistra desta qualche preoccupazione per la prossima stagione: se, infatti, Strinic sembra intenzionato a partire per trovare maggiore spazio, anche Ghoulam potrebbe lasciare Napoli, con probabile destinazione Psg.
Situazione rinnovi - Ancora non definito il rinnovo di Lorenzo Insigne, che però sembra vicino ad accettare l'offerta del Presidente De Laurentiis, sembra essere nuovamente in dirittura d'arrivo l'accordo con Dries Mertens. Il belga, infatti, pur se non ancora del tutto indifferente alle incredibili proposte cinesi, sembrerebbe vicino ad accettare un ritocco che lo porterebbe a guadagnare una somma di circa 3 milioni di euro.