Tempi duri, durissimi in casa Genoa. Quarta sconfitta nelle ultime sei gare, la prima con Andrea Mandorlini in panchina, ma anche la più pesante. Il derby è della Sampdoria, Muriel condanna il grifone ad un altro crollo e fa scattare la contestazione dei tifosi. Il tecnico dei rossoblù commenta così il momento, nel post-gara, a Sky: "Questa è la partita peggiore da perdere, per quanto è sentita. Venivamo da due risultati positivi, ma questa era la partita chiave, si possono capire i tifosi che contestano. La squadra voleva fare risultato. Dispiace, il calcio è fatto anche di questi momenti e bisogna ripartire".
Una partita persa per un episodio, per un gol subito su un errore in coabitazione tra Ntcham e Munoz. Non è però la distrazione il problema, secondo il tecnico, ma la non reazione: "Gli errori nelle partite ci stanno, abbiamo però pensato di più al gol preso e non abbiamo reagito, è lì che abbiamo perso equilibrio di squadra. Sappiamo che si può sempre recuperare". Poi, sulla prestazione globale, aggiunge: "Nel primo tempo abbiamo fatto meglio, nella ripresa non siamo riusciti a far giocare sporco la Sampdoria, anche per delle ammonizioni".
Un po' isolati per il Genoa sono invece rimasti gli attaccanti, né Pinilla e Simeone si sono messi in mostra, se non rarissimamente nel primo tempo: "Gli attaccanti vanno aiutati e serviti, soprattutto con le palle laterali. Lazovic e Laxalt sono andati tante volte ma non hanno mai crossato. Dobbiamo fare meglio altre cose".
E invece, sulla questione tattica - il mantenimento del 3-5-2 invece della proposizione del 4-3-3 - Mandorlini spiega: "Stravolgere una squadra è difficile, la difesa a tre funziona da tempo. Ho voluto dare continuità senza stravolgere, in questo momento però vanno davanti a tutto le esigenze della squadra".