La notte dell'illusione. Un'ora, quasi, di pura, intensissima follia. L'1-0 apre scenari di gloria, esalta il San Paolo, irretisce il Real Madrid. Il Napoli incute timore, il catino di Fuorigrotta ruggisce. Le giocate di Sergio Ramos lo prendono a schiaffi, due volte, lo zittiscono, solo per qualche istante. Napoli ed il Napoli si risvegliano dopo il secondo KO rimediato contro i blancos con una sensazione tutt'altro che negativa, con l'idea di aver messo paura - e la faccia, oltre alle parole, nel sottopassaggio, di Cristiano Ronaldo, lo confermano - ai campioni d'Europa e del Mondo in carica. Si riparte da qui, dalla sensazione e dalla conferma di essersi giocati la qualificazione, di averla persa sì meritatamente, ma frutto di pochi dettagli, inezie, che fanno la differenza ma che segnano e temprano il carattere degli sconfitti. 

Una battuta d'arresto salutare, questa sì. Che non mina le certezze del gruppo partenopeo, anzi, le rafforza eccome. L'obiettivo, quello da centrare, era e resta il secondo posto, alle spalle della Juventus, con la Roma che adesso, dopo l'upset dell'Olimpico, è ad un tiro di schioppo. Gli azzurri di Maurizio Sarri ripartono, a caccia di quella Champions League appena sfuggita. Notti magiche, da inseguire con rinnovata fiducia e rinvigorito entusiasmo, con il San Paolo che brama all'idea della vendetta sportiva, o di vestire nuovamente l'abito di Gala per almeno altre tre volte. L'habitat del Napoli può diventare questo, gli azzurri devono imparare a farci il callo, l'abitudine. Per farlo, la necessità è quella di resettare tutto, pensare solo ed esclusivamente alle prossime due gare di campionato, prima della sosta di campionato. 

Il calendario tende la mano ai figli del Vesuvio, mettendo di fronte ad Hamsik e compagni le sfide, tutt'altro che proibitive, contro Crotone prime ed Empoli poi. Due squadre sì invischiate nella lotta per non retrocedere, ma che non possono - e non dovrebbero - rappresentare un ostacolo particolarmente arduo e poco superabile per i partenopei nonostante le rispettive necessità, di pitagorici e azzurri di toscana, di ottenere punti per la salvezza. Il Crotone di Nicola non sarà il Real Madrid, ma la politica dei prezzi contribuirà a creare la stessa atmosfera sugli spalti: il tutto esaurito dell'impianto di Fuorigrotta conferma che il pubblico, nel momento più caldo della stagione, ha fatto e sta facendo la sua parte, come senza dubbio lo farà anche alla ripresa delle ostilità, quando al San Paolo, in tre giorni, arriverà la Juventus del Pipita Higuain. Per ora il Napoli non vuole e non deve pensarci: testa al Crotone, ricominciando da quella sfavillante ora di gioco, da quelle certezze di gioco che hanno messo in ginocchio persino il Real Madrid.