Clamorosa imbarcata casalinga per Massimo Rastelli e il Cagliari. I rossoblù vengono infatti travolti 5 a 1 dall'Inter di Stefano Pioli, trascinata dalla doppietta di Perisic e dalle reti di Banega, Icardi (su rigore) e Gagliardini, al primo gol in A. Inutile il temporaneo 1 a 2 firmato da Borriello, il migliore fra i sardi.
Rastelli, nel dopopartita, si sfoga ai microfoni dei giornalisti in sala stampa, dicendosi deluso dalla prestazione dei suoi, ma consapevole che il passivo subito sia eccessivo: "Il 5-1 è un risultato esagerato soprattutto per le occasioni avute nel primo tempo. La squadra ha reagito dopo il 2 a 0, abbiamo riaperto la gara. Il rammarico è quello di non essere rimasto in partita, abbiamo subito il terzo gol subito, ad inizio ripresa, e da quel momento in poi siamo usciti completamente dalla gara. Ripeto, la sconfitta ci sta ma non con un passivo così ampio". Analizza poi eventuali alibi per la sconfitta, e l'aspetto psicologico che può aver portato ad essa: "Abbiamo rivisto i fantasmi di alcune gare, niente da dire. Il primo tempo è stato equilibrato ed avremo potuto anche pareggiare. Negli spogliatoi ho chiesto di intensificare la manovra offensiva, ma abbiamo subito il terzo goal dopo neanche un minuto e da li poi l'Inter ha dilagato. Indubbiamente abbiamo fatto tanti passi indietro rispetto ad altre prestazioni. Purtroppo a volte capita di perdere la bussola, specie con avversari fisici come oggi. Abbiamo ancora una certa fragilità mentale e dobbiamo lavorarci su. L'aspetto psicologico è un fattore determinante perché poi commetti gli errori ed inizi a non voler più giocare la palla".
Il tecnico rossoblù passa poi a parlare della prestazione deludente di Gabriel: "Gabriel? Ha avuto una giornata difficile, ma lui come tanti altri ragazzi e non accetto che si faccia un esame per questo. Il ragazzo ha il suo valore e lo dimostrerà. Il dualismo con Rafael lo avete creato voi. Ripeto, come altri oggi, anche lui ha avuto una giornataccia". Infine, risponde alle domande riguardanti un possibile appagamento all'interno della rosa: "È una cosa che non permetterò, per questo cambio spesso undici titolare. Non abbiamo ancora conquistato la salvezza matematica, di conseguenza dobbiamo continuare a lottare e a fare punti. 31 punti sono un buon bottino, ma il pericolo è dietro l'angolo, perciò non voglio assolutamente che i ragazzi buttino all'aria il lavoro di un'intera annata".
Padoin - Anche il centrocampista parla ai microfoni della sala stampa, rispondendo alle domande postegli dai giornalisti: "Nella ripresa, alla prima difficoltà, ci siamo sciolti. Non deve succedere, non è la prima volta che accade. Dobbiamo lavorarci. Avremmo dovuto mantenere ancora in equilibrio la gara, ma poi è arrivato il gol dell'Inter e per loro è stato tutto facile" sostiene l'ex centrocampista della Juventus. "Il modulo? Se uno vuole usare un sistema, bisogna lavorarci abbastanza a lungo. Fin dall'inizio della stagione, abbiamo cominciato a 4 in difesa e poi, a causa degli infortuni, abbiamo cambiato. Il cambio non ci disorienta, perché noi dobbiamo essere capaci di giocare in diversi ruoli. Abbiamo approcciato bene alla gara, almeno per i primi 15'-20'. E poi, ripeto, ci siamo sciolti. C'è stato un blackout ad inizio ripresa" prosegue il centrocampista rossoblù. "Firenze? Vogliamo voltare pagina, sarà una gara difficile e ci teniamo a far bene. Bisogna lavorare sul piano psicologico, quando ci accendiamo possiamo dare filo da torcere alle big. Quest'anno, però, non è accaduto spesso. Purtroppo queste batoste non fanno bene a nessuno, ancor meno se accadono di fronte al nostro pubblico. Ora abbiamo Fiorentina e Lazio, dobbiamo affrontare al massimo. Il gruppo è solido. Dobbiamo dimenticare il più in fretta possibile la sconfitta di oggi".