L'Atalanta negli anni è stato un serbatoio incredibile di talenti e giocatori che hanno fatto vedere in giro per l'Italia tutte le loro qualità. Non solo, però, perchè anche diversi allenatori hanno iniziato il loro percorso sulla panchina a Bergamo, o comunque hanno avuto una delle loro prime esperienze proprio con la Dea. Fra loro anche Cesare Prandelli, al momento fermo dopo la turbolenta conclusione del proprio rapporto con il Valencia in Liga.
L'ex CT della Nazionale fra le altre ha parlato alla Gazzetta dello Sport della grande stagione che stanno vivendo i ragazzi di Gasperini e ha spiegato alcuni piccoli segreti del mondo bergamasco. Piccoli aneddoti che rendono l'Atalanta unica secondo Gasperini: "L’Atalanta è qualcosa di speciale. È un mondo. Uno stile. Una famiglia. L’abbinerei, come concetto calcistico, ai baschi del Bilbao. Ed è nel mio cuore. Segreto del settore giovanile? Un centro sportivo fantastico, metodologie di lavoro sempre all’avanguardia e un continuo confronto tra i vari allenatori. In più si cerca di valorizzare i giovani del territorio."
Giusto però parlare della squadra di quest'anno e dei meriti di Gasperini: "Squadra? Tutti i meriti vanno a Gasperini. Ha avuto il coraggio di operare scelte forti. Non ha avuto paura a cambiare strada rivoluzionando le idee iniziali. Certo, ha potuto contare sul sostegno della società. Ma lui ha dato la spinta decisiva. È una squadra che propone un calcio diverso, che ha la freschezza di tanti giovani talenti. Durerà. L’Atalanta non è una storia di un anno. Resterà competitiva anche in futuro."
Questo nonostante le partenze illustri che potrebbero già caratterizzare l'estate, con giocatori come Kessie già molto ambiti e ricercati: "Kessie è una forza della natura. Tra pochi mesi lo vedremo in un club importante. Spinazzola è un calciatore totale, Conti mi piace da morire. E Petagna sta crescendo grazie a Gasperini." Insomma tutto sembra andare per il meglio e l'ambiente ha ricevuto un'ulteriore spinta con la grande vittoria di Napoli contro la squadra di Sarri. Il prossimo ostacolo è la Fiorentina di Sousa, altra parentesi importante della carriera di Prandelli. Una sfida che in qualche modo sa di Europa, anche se i viola al momento sono un pochino staccati dal treno in corsa per le coppe della prossima stagione.