Il digiuno interrotto contro il Pescara, ma ripreso contro la Roma. Il Torino cerca un equilibrio in una stagione che ha ben poco da offrire: il treno dell'Europa sembra essere ormai distante, ma il calendario di Serie A regala, forse, un ultimo appello. Domani sera, in monday night, sul campo della Fiorentina, i Granata affrontano un match più che complicato, ma che potrebbe restituire verve e fiducia.
Sinisa Mihajlovic, nella tradizionale conferenza stampa della vigilia, apre con un'analisi, relativamente proprio a una fiducia, che sembra calare nell'ambiente circostante il Toro: "Ho letto tante cose brutte in questi giorni, sembra che ci siano solo macerie: è vero che stiamo avendo una flessione di risultati, ma non è così esagerato. Questa può comunque essere una delle migliori stagioni del Torino e vogliamo fare molti punti. La squadra è costruita per attaccare".
"Siamo tutti uniti. Il Torino deve essere ambizioso, la stampa ha il diritto di giudicare, ma fare guerre personali non ha senso, specialmente in questo momento. Sono comunque sicuro che alla fine sarà una bella stagione". Poi aggiunge, relativamente a degli attacchi giunti dalla stampa: "Dobbiamo accettare le critiche, ma non le offese: non sono un uomo che porge l'altra guancia e vorrei che, chi insulta da dietro una tastiera, mi dica le cose in faccia, se ne ha gli attributi".
"Affrontiamo una squadra che ha subito un duro colpo, non dobbiamo pensare di trovare una squadra in crisi, sarà anzi arrabbiata. Chi giocherà darà il massimo, anche se ci mancano alcuni uomini", aggiunge poi il tecnico, sulla Viola. "La Fiorentina ha un potenziale molto forte. Dovremo fare una fase difensiva, anche loro dietro hanno qualche lacuna, le dovremo sfruttare. Chiesa è uguale al padre, per postura e completezza".
Il risultato per i granata è importante, anche perchè, come analizza Mihajlovic, le prestazioni sono comunque costanti e positive. Così il tecnico sulla sconfitta 4-1 subita a Roma: "Nonostante sconfitta e assenze, abbiamo fatto bene. E' difficile parlare di prestazione positiva con quattro gol presi, ma come km percorsi, supremazia territoriale, intensità e occasioni siamo stati superiori. Lo dicono le statistiche. Abbiamo preso tanti gol da fuori area, noi dovevamo sfruttare meglio le occasioni che abbiamo avuto. La squadra ci ha provato e ha giocato, ma siamo consapevoli che dobbiamo difendere meglio".
Non si scuce, invece, sulla formazione ("Potrebbe esserci Boyé, ho due-tre dubbi, uno per reparto"), ma chiede maggiore aggressività. E sugli infortunati: "Castan ritorna in gruppo settimana prossima, Rossettini potrebbe essere in panchina domani, ma non vorrei rischiarlo. Su Carlão ancora non so".
In conferenza stampa, con l'allenatore, c'è anche Emiliano Moretti, che affronta la squadra nella quale ha mosso i primi passi da calciatore. Aspetti che però, in campo, saranno ovviamente messi da parte: "Firenze è casa mia, sono grato a quella città, ma poi ci sono i novanta minuti, e tutto questo conta zero. La partita si giocherà col coltello fra i denti, tutti abbiamo bisogno di dare il 110%. Come migliorare la difesa? La nostra indole è offensiva, a nessuno piace subire gol, lavoriamo per migliorare".
Presente anche Marco Benassi, che parla dei compagni di reparto e della regia, posizione in cui Valdifiori e Lukic sono in ballottaggio: "Lukic ha anche il cambio di passo per verticalizzare, ma non cambia il nostro modo di giocare". E sui cali di tensione: "Più che spronare i compagni, abbiamo parlato per avere più convinzione in noi stessi. A Roma c'era, in campo, la consapevolezza di poter far meglio. Ora però è tempo di pensare a domani".