Cacciare per primi, nell'intento di non diventare una preda. Napoli ed Atalanta scenderanno in campo, questo pomeriggio, al San Paolo, con l'intento di giocarsela, come nella loro indole, a viso aperto. Da una parte l'oramai affermatissima squadra di Sarri, consapevole dei propri mezzi e dei propri limiti, pronta ad affrontare il ciclo di ferro che determinerà le proprie fortune; di contro, invece, la Dea, bella come mai, scintillante sotto la guida di Gian Piero Gasperini, che l'ha rivoltata come un calzino nel giro di un girone. Già, sembra passata un'eternità: il tecnico ex Inter e Genoa tra le altre salvò la panchina proprio in occasione della vittoria, gol di Petagna, dell'andata.
Vittoria non propriamente meritata, di voglia, coraggio e di intensità, come mai era stato prima d'ora, tanto da costringere la dirigenza a valutare l'addio del tecnico. Così non è stato e, ad una tornata di distanza, verrebbe da dire meno male per gli orobici. Di contro, l'Atalanta, troverà un Napoli che continua a macinare gioco, prestazioni e soprattutto risultati. Dopo la battuta d'arresto madrilena, che ha interrotto la striscia di diciotto partite senza conoscere sconfitta, gli azzurri vorrebbero proseguire quella di campionato, che viaggia parallela, e dice quattordici, al momento. Sfida però tutt'altro che da sottovalutare quella contro i bergamaschi, che scenderanno in campo nel catino di Fuorigrotta con l'intento, fermo, di provare a cavalcare l'entusiasmo, senza alcuna pressione, e provare a fare un'impresa che potrebbe valere addirittura la speranza di qualificazione in Champions League. Utopia, qualche mese fa.
Gli azzurri, invece, hanno la necessità di fare risultato per un paio di motivi tutt'altro che di secondaria importanza: continuare a seguire la Roma nel suo cammino al secondo posto, approcciando allo scontro diretto di sabato 4 con il vento ancora in poppa, e iniziare nel modo giusto il quartetto di gare che vedrà protagonisti i partenopei contro Juve allo Stadium prima, giallorossi e merengues successivamente.
Le ultime dai campi
Un paio di dubbi di formazione per il Napoli di Sarri, che dovrebbe ritrovare Albiol al centro della difesa, affiancandogli uno tra Koulibaly e Chiriches, ritornato a pieno regime dopo una lunga serie di piccoli fastidi fisici. Hysaj e Ghoulam sulle corsie laterali, mentre in mediana l'infortunio di Allan costringe Zielinski agli straordinari. Il polacco sarà titolare con Rog pronto a subentrare. Diawara e Hamsik completano il reparto. Davanti, Mertens partirà titolare, da stabilire se al posto di Insigne a sinistra o di Pavoletti al centro. Callejon a destra.
Discorso opposto invece per l'Atalanta di Gian Piero Gasperini, il cui unico dubbio riguarda la presenza, o meno, di Conti sulla destra. Il terzino è stato convocato e dovrebbe essere regolarmente della partita, con Spinazzola dalla parte opposta. Freuler e Kessie centrali a completare la mediana a quattro, con Kurtic leggermente più avanti a fare da tramite tra i reparti e provare a rompere le uova nel paniere a Diawara. Difesa composta da Toloi, Caldara e Masiello, davanti a Berisha. In attacco i soliti Gomez e Petagna.
Le probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Callejon, Pavoletti, Mertens. All. Sarri
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Toloi; Conti, Freuler, Kessié, Spinazzola; Kurtic; Gomez, Petagna. All. Gasperini