Una settimana di lavoro, di certo non sarà bastata ad Andrea Mandorlini per dare la sua impronta ad un Genoa in profonda crisi, a secco di vittorie da mesi e reduce dalla manita shock di Pescara. Quel che è certo invece, è che Mandorlini, in questo lasso di tempo, ha cercato di lavorare molto anche sull'aspetto mentale, provando a toccare corde che forse, erano rimaste a prender polvere da tempo immemore.
La carica del nuovo tecnico genoano, subentrato a Ivan Juric, è palpabile anche da quelle che sono le sue parole nella consueta conferenza stampa della vigilia. Domani infatti, in un Ferraris che si annuncia in sciopero - o quasi - va in onda la prima di Mandorlini da allenatore del Grifone. Il primo ostacolo sulla strada dell'ex Hellas Verona, è delicato almeno tanto quanto la situazione in casa rossoblu. Il Bologna di Roberto Donadoni, è anch'esso in crisi di risultati e nel bel mezzo di una contestazione.
Per questo, il match di domani alle ore 15.00 risulta essere uno dei più tesi e delicati di questa fase di campionato. Mandorlini però, consapevole della difficoltà a cui sta andando in contro il suo Genoa, è sembrato assolutamente positivo, cercando di trasmettere carica e voglia anche ai suoi ragazzi: "E' l'esordio. Trepido un po', non vedo l'ora di giocare questa partita. - esordisce Mandorlini - Abbiamo avuto alcune incognite da risolvere ma poi abbiamo una partita da giocare. Ci sono tante situazioni da affrontare sono molto contento che arrivi la partita".
Il suo arrivo sulla panchina del Genoa è stato accolto nell'indifferenza dai tifosi genoani, delusi per l'andamento della stagione e pronti a non entrare allo stadio in occasione di Genoa - Bologna. Questa la risposta dell'ex calciatore dell'Inter: "Tutte le scelte vanno rispettate. In questo momento abbiamo bisogno di tutti. Ci spiace tanto, ma ora tocca noi portare entusiasmo".
In poco meno di una settimana, è stato impossibile rivoluzionare la squadra e il suo credo. Mandorlini infatti, si sofferma su questo aspetto, elogiando anche il lavoro di Juric: "Avrei voluto fare tante cose, ma credo bisogna essere equilibrati. Non voglio però stravolgere il lavoro fatto da un bravo tecnico come Juric". Poi continua, soffermandosi sul momento della squadra e sull'impatto che ha percepito: "E' normale quando non arrivano i risultati manchino le certezze. Può succedere anche alle grandi squadra con giocatori abituati a grandi competizioni. Ho giocato anche io, so quando ci sono questi momenti si fa fatica poi una vittoria può cambiare le convinzioni".
Tra i singoli, molta considerazione a Giovanni Simeone, paragonato da alcuni addetti ai lavori a Luca Toni. Questa la risposta di Mandorlini: "Mi sento fortunato aver allenato un grande campione come lui. L'ho avuto forse con qualche anno in più ma ha dimostrato tutta la qualità che ha. Simeone ha la stessa voglia. In attacco però abbiamo tre giocatori pronti". Il discorso infortunati infatti, segue quello di Simeone: "Ninkovic ha avuto fastidi oggi, Edenilson si è allenato poco. Tutti gli altri sono arruolati a parte Veloso e Gentiletti. Cataldi è tornato giovedì, Cofie ha altre caratteristiche. Vediamo, ho visto bene anche Ntcham".
"Oggi ci è venuto a trovare anche Perin ed è molto importante". A proposito di portieri, Mandorlini ha confermato anche la fiducia in Lamanna: "Il ruolo del portiere è fondamentale, Lamanna sta bene e gioca lui".
L'ultima battuta, racchiude tutta la voglia e lo spirito di Mandorlini, catapultato sulla panchina del Genoa con intento di raggiungere una salvezza tranquilla e riportare la squadra in zone più appropriate: "Aspettative? Al di là di ogni aspetto, mi aspetterei una vittoria. Sarà una situazione che dovremo superare così come vuole fare il Bologna. Noi giochiamo in casa, indipendentemente dal fatto che qualche tifoso non ci sia".