Lo Zeman 2.0 a Pescara è realtà. Il tecnico questa mattina, insieme al presidente Sebastiani, ha tenuto una conferenza stampa al centro sportivo Poggio degli Ulivi per presentarsi nuovamente, dopo cinque anni, e spiegare i motivi del suo ritorno a Pescara con annesse domande sulle possibilità di salvezza ed i programmi per il futuro visto che Zeman resterà in riva all'Adriatico fino al 2018 salvo imprevisti. Prima della conferenza, l'ex tecnico del Lugano, ha tenuto il suo primo allenamento di buon mattino.
Scontata la prima domanda che fa riferimento alle motivazioni del ritorno e Zeman risponde cosi: "Dicono che devo qualcosa a Pescara ma non sono pentito delle mie scelte perchè nessun allenatore avrebbe rifiutato la Roma. Spero che la squadra riesca a seguirmi e a fare calcio, dobbiamo fare qualcosa in termini di punti."
Sulle residue possibilità di salvezza della squadra: "Abbiamo 14 partite da giocare, penso al presente ma anche al futuro. La salvezza è difficile, ma ci proviamo. Sono venuto per lavorare, ci dobbiamo provare cercando di fare il meglio possibile. Tutti quello che giocano a calcio possono essere adatti al mio modulo, devo scegliere quelli che stanno meglio. Voglio vedere come reagiscono i ragazzi e come si applicano."
Zeman succede a Massimo Oddo e della squadra dell'ex Milan il tecnico boemo parla cosi: "Una squadra anche sfortunata, gli insuccessi pesano sul cervello. Ha cambiato anche molto. Oddo non l’ho sentito ma so che ci sono annate che vanno bene e altre no. Conosco Caprari, altri ci ho giocato contro. Zampano può fare l'esterno alto se gli avversari mi spaventano. Valuterò di settimana in settimana chi mi darà affidamento. Valuterò tutta la rosa strada facendo. Non ci sono molti giovanissimi e la situazione di classifica è quella che è. "
L'ultima domanda è sulla questione tifosi viste le burrascose settimane in casa Pescara: "Mi rendo conto che la situazione è brutta e non sono contenti, spero ci aiuteranno" e sul premio salvezza dice "Non l'ho mai messo in vita mia.."
In conferenza, come detto, presente anche Sebastiani: ”Le cose sono andate in questo modo. Il direttore Pavone lo ha chiamato poi lui ha voluto sentire dalla mia voce se fossi rimasto. La trattativa è durata un minuto e mezzo. La nostra idea di calcio è sempre la stessa. Vogliamo far divertire giocando bene, perché solo così arrivano i risultati. Avere un maestro fa molto comodo. Voglio dire che se dovesse arrivare qualcuno più bravo di me sono sempre disposto a cedere. Zeman ha voluto la garanzia della mia permanenza in società e questo vuol dire qualcosa. Poi credo che sarebbe contento anche il mister se dovesse arrivare qualcuno più bravo di me. Spero che il mister ci faccia divertire e ci faccia vedere il bel calcio. Dobbiamo chiudere la stagione almeno con la dignità.”