Non c'è due senza tre. Questa la speranza di Marco Giampaolo che, alla vigilia della sfida che vedrà nel catino di Marassi impegnata la sua Sampdoria contro il Bologna, si augura che i suoi ragazzi non si accontentino di aver confezionato sei punti nelle ultime gare giocate. Le vittorie roboanti su Roma, in casa, e Milan, a San Siro, fanno della squadra blucerchiata una delle più in forma del lotto della Serie A e, a ventiquattro ore dalla gara contro un Bologna reduce invece da due sconfitte di fila, il tecnico di Bellinzona prova così a tenere i suoi sulla corda.
"Non mi fido delle sconfitte del Bologna, il confine tra la vittoria e la sconfitta è sottilissimo. Tranne le prime 4-5 squadre che sono di un'altra categoria, con le altre può succedere di tutto. So che è una partita difficile che nasconde molte insidie. Dobbiamo approcciarla nel modo migliore. Mi aspetto un Bologna ostico che lotterà su ogni pallone. Lo si capisce subito, fin dal fischio d'inizio, se l'avversario è pronto a lottare. E' la gara per noi più difficile, perché arriviamo da due vittorie contro due grandissime squadre, dovremo essere fisici e aggressivi quantomeno come loro. Stanchezza dopo il recupero? Può succedere di tutto, non mi voglio fidare, perché magari domani arrivano qui e vanno a velocità doppia della nostra".
Giampaolo guarda anche alla sfida dell'andata, analizzando a cosa può essere cambiato rispetto al 2-0 per i felsinei del Dall'Ara. Queste le motivazioni del tecnico svizzero: "Abbiamo cinque mesi in più di lavoro alle spalle. Siamo più squadra, abbiamo più consapevolezza rispetto all'andata, abbiamo più autostima. Mi aspetto un Bologna quadrato, cinico, ostico, molto attento al risultato". Ed ancora, sulla formazione che potrebbe schierare: "Ho già un'idea ma è un problema che mi pongo il giorno della partita. Barreto e Sala non sono convocati. Djuricic è un giocatore forte, che ha le caratteristiche fisiche e tecniche della mezz'ala che piace a me, per essere un giocatore che fa la differenza. Ha la mia più alta considerazione".
Sulla considerazione, scarsa, che ha la sua Sampdoria e sulle motivazioni che spingono i suoi ragazzi a giocare paradossalmente meglio contro le grandi del campionato, Giampaolo continua così: "Il campionato tende ad etichettarti dopo poche partite, che sia perché non fai gol o perché non vinci in trasferta. Tutto è fatto per essere sfatato, le differenze sono nei dettagli. Contro le big diamo di più? Forse perché le temi di più e aumenti l'attenzione per la paura di fare figuracce. Qui forse possiamo migliorare. La partita di domani ci mette di fronte a una nuova prova e ci può dare un ulteriore metro di misura". E sulle ambizioni che deve avere la sua squadra: "Se dovessimo far bene nelle prossime due potrebbe significare molto per la nostra stagione, ma non possiamo dirlo, anche la Roma due settimane fa è arrivata qui sperando di vincere. Se le ultime due vittorie ci hanno trasmesso una sorta di appagamento, questo sposta gli equilibri a favore degli avversari, invece dovremo fare una partita giusta, "incazzata".
Ed infine, sul suo futuro, il tecnico glissa, archiviando la domanda così: "Ho sempre detto che il mio orizzonte temporale va di 15 giorni in 15 giorni. Vivo il presente, la mia ambizione e il mio auspicio e di poter programmare una nuova stagione vincente con la Samp. Ma può darsi che tra un mese sarò di nuovo in discussione... Le voci non mi interessano, ho un contratto fino al 2018 e vorrei programmare un futuro con la Samp".
Fonte SampdoriaNews.