Un'altra sconfitta per il Genoa di Juric, a conferma di un momento tutt'altro che positivo. Certo, pretendere punti in casa di un lanciatissimo Napoli è un'utopia anche per i collettivi meglio attrezzati, ma il mondo con cui si è concretizzato il 2-0 che ha di fatto aperto questa giornata di A non porta in dono sognali positivi all'allenatore ex Crotone.
Scesi in campo con la voglia di invertire la rotta, infatti, gli ospiti non hanno mai realmente impensierito il Napoli, che alla fine ha controllato nel primo tempo e colpito nella ripresa, sfruttando l'impressionante stato di forma di Zielisnki e la voglia di mettersi in mostra di Giaccherini, che non ha deluso il suo mister. Un fiume in piena impossibile da arginare, secondo Juric, che ha voluto comunque sottolineare i tanti infortuni che hanno condizionato la rosa e la gara stessa.
"Abbiamo giocato un ottimo primo tempo - ha detto Juric in conferenza stampa - abbiamo giocato bene la palla, tenuto il possesso, in alcune azioni potevamo sfruttare meglio le occasioni. Ma dopo gli infortuni (nel primo tempo sono usciti per infortunio Veloso e Gentiletti, ndr) abbiamo perso le distanze e ci siamo limitati a difenderci. Dispiace per gli infortuni, per noi sono giocatori fondamentali, mi preoccupano in questo momento alla vigilia di tre partite fondamentali: purtroppo sia Miguel che Gentiletti hanno avuto infortuni che temo richiederanno tempi lunghi di recupero".
Altro punto esplorato dal mister, nota dolente che ha di fatto allontanato la tifoseria dal Presidente Preziosi, la rivoluzione che ha vissuto la squadra durante la sessione invernale di mercato: "Dopo la cessione di Rincon, è andato via Pavoletti e Taarabt è arrivato in condizione davvero brutte. Se non ha fatto una grande carriera ci sono cose che deve migliorare, spero che lo faccia prima possibile. Sono arrivati tanti giocatori e ci vuole tempo per inserirli, ma tutti sono molto validi".
Per ora, nonostante un gennaio tutt'altro che positivo, Juric non è in bilico, di sicuro però tutti questi "incidenti di percorso" non possono che bocciare il progetto dell'ex tecnico del Crotone, che non è riuscito a tramutare in energia positiva i tanti problemi e i molti lati oscuri che circondano l'ambiente genoano, da sempre al centro di momenti di continua tensione tra società e tifoseria.