"I complimenti non ci interessano. Noi proveremo a battere il Palermo domani, è l'unica cosa che ci interessa. E' una gara difficile, c'è il rischio della superficialità. Abbiamo sofferto a battere la Sampdoria che ha fatto meno punti di loro fuori casa, pareggiato col Sassuolo che ha fatto meno punti del Palermo fuori casa. Mi interessano solo risultati e punti, basta".
Testa bassa e pedalare, senza sottovalutare l'impegno. Maurizio Sarri apre così la conferenza stampa della vigilia di Napoli-Palermo, sfida che chiuderà la giornata di campionato domani sera ed anche il mese di gennaio, fin qui perfetto, degli azzurri. Il tecnico toscano respinge i complimenti e le lusinghe, provando a voltare immediatamente pagina rispetto agli ultimi successi e guardando solo ed esclusivamente al futuro. Un futuro che, per Sarri, si chiama soltanto Palermo.
"Fuori casa il Palermo ha fatto risultati, i problemi li ha avuti in casa. Fuori casa se vedi la classifica è a metà classifica, ha comunque individualità di livello e col cambio d'allenatore si spazzano via le individualità. E' una gara delicata, dovremo dimostrare veramente se siamo cresciuti mentalmente. Come abbiamo preparato la gara? Un misto, vedendo il Palermo fino ad ora e poi studiando Cagliari e Bologna per Lopez".
Napoli che dopo due mesi di risultati utili di fila rischia di abbassare la guardia ed avere poche motivazioni nell'affrontare una delle ultime della classe, destinata a quanto pare alla retrocessione. Questa la risposta di Sarri a tal proposito: "Domani c'è la prova più difficile, essere in partita a Milano è facile, lo stesso in una gara ad eliminazione diretta con la Fiorentina, quindi la partita più importante è quella di domani. Dovremo avere la stessa motivazione".
Successivamente si passa all'analisi delle singole situazioni riguardanti le condizioni dei calciatori a sua disposizione: si parte da Milik, passando per Pavoletti e Chiriches, prima di finire con Ghoulam. Sarri non si nasconde e parla così della convocazione del polacco: "Ho parlato ieri col ragazzo, sarebbe più contento di allenarsi senza fermarsi. Non si sente ancora del tutto pronto, oggi ci riparlo, ma la sua sensazione era questa". Riguardo il centrale rumeno e su Maksimovic, inoltre: "Voi quando un giocatore rientra e si allena 20 minuti lo ritenete pronto, io non la penso così. Da ieri si sta allenando, non è al 100% perchè si trascina l'infortunio dal 22 dicembre e s'è allenato poco. Maksimovic l'ho visto bene, Kalinic è uno degli attaccanti più difficili da leggere, ha un reperorio vasto, attacca la profondità, viene bene a prendere palla, e Maksimovic ha fatto bene".
Ed ancora, sull'inserimento di Pavoletti e sul recupero di Ghoulam dopo la Coppa d'Africa: "Ha fatto quello che mi aspettavo, veniva da una lunga inattività e non poteva essere al 100%. L'ora di gioco lo aiuterà, serve un po' di pazienza, avrebbe bisogno di minuti per arrivare al top della condizione. Ghoulam? Quando si torna dalla Coppa d'Africa bisogna andarci cauti, vengono da un contesto diverso, un modo di alimentarsi diverso e anziché 30 giorni e come se fosse andato via da 3 mesi. Al di là di tutto potrebbe esserci la necessità, dobbiamo vedere come sta Strinic".
Infine, una battuta sui sogni che può cullare il suo Napoli: "Sogno solo il Palermo. I sogni devono farli i tifosi, noi proviamo ad alimentarli al massimo ma con i piedi per terra".