E' un Napoli da sogno quello che, negli ultimi due mesi, non ha mai subito l'onta della sconfitta. Quindici partite senza perdere, una striscia positiva che, alla vigilia delle sfide contro Palermo, Bologna e Genoa potrebbe essere allungata ulteriormente per dare maggiore forza e consapevolezza ai ragazzi di Sarri in vista del prosieguo del campionato e, soprattutto, della doppia sfida contro un Real Madrid che, inverosimilmente, attraversa uno dei peggiori momenti di forma da un anno a questa parte. Sogna, Napoli, così come una clamorosa eliminazione delle Merengues campioni d'Europa anche una altrettanto esaltante rimonta Scudetto. Difficile, certamente, ma non impossibile. Due i fattori che possono contribuire in questa scalata, che hanno fatto del Napoli, finalmente, una grande squadra.
Il fattore San Paolo - Consolidato, rafforzato, tornato ad essere decisivo come in passato. Il catino di Fuorigrotta è nuovamente il dodicesimo uomo in campo e, alla vigilia degli ultimi quattro mesi di stagione, la spinta che il calorosissimo pubblico partenopeo offrirà ai propri beniamini potrebbe essere decisiva, soprattutto guardando alle tre partite decisive di questi mesi: in primis, il ritorno contro il Real Madrid, prima di guardare alla doppia sfida campionato - Coppa Italia, contro la Juventus di Higuain. Il tutto, condito da una marcia inarrestabile che, nelle ultime sei apparizioni all'ombra del Vesuvio, ha dato al Napoli altrettante soddisfazioni tra campionato e coppa nazionale.
Maturità esterna - Di contro, anzi, di pari passo, viaggia con il ruolino di marcia interno anche una nuova folata di personalità e maturità esterna, che ha avuto modo di esser confermata nelle due trasferte fin qui più impegnative e decisive della stagione. Se per quel che riguarda la Champions League al Da Luz di Lisbona il Napoli si giocava gran parte della stagione europea, ma non solo, a San Siro il banco di prova era ancor più arduo se si guarda al Milan di Montella come una delle rivali degli azzurri nella corsa al terzo posto. Due vittorie, di estrema importanza, conquistate con qualità e gioco, con capacità di soffrire da squadra e di imporsi come tale. Senza dimenticare, inoltre, il pareggio di Firenze, che con spirito di abnegazione e di voglia di non mollare mai la presa ha permesso al Napoli di proseguire nel filotto di risultati consecutivi quando la capanna era in procinto di crollare.
Il calendario - Due fattori che viaggiano su binari paralleli, destinati ad incrociarsi soltanto al crepuscolo di una stagione che vede il Napoli protagonista, ancora, su tre fronti. Due caratteristiche che, qualora venissero confermate anche nel ciclo di ferro che attende gli azzurri da qui a inizio aprile, potrebbero lanciare i ragazzi di Sarri verso soddisfazioni apparentemente inattese: Roma, Lazio, Inter fuori casa, Juventus al San Paolo in campionato, poi la doppia sfida ai bianconeri di Coppa Italia e l'evento, doppio, contro il Real Madrid in Champions. Se questi si trasformeranno in successi soltanto il tempo potrà dirlo, ma rappresenterebbero soltanto la degna conclusione di un processo di crescita e maturità costante che il Napoli ha intrapreso oramai da anni.